IL MATTINO
Potenzacittà
09.11.2025 - 16:51
"Potenza è una città ricca di storia, cultura ed architettura. Il riconoscimento da parte del Ministero della Cultura del valore monumentale e di pregio storico artistico e culturale dell’ex Ospedale Ortofrenico ne è un’ulteriore riconferma. L’importante edificio della città di Potenza, che auspichiamo possa essere inserito presto in un progetto di recupero dell’estetica brutalista che oggi è una vera e propria tendenza che sembra non avere confini geografici, fu realizzato tra il 1968 ed 1972 grazie al progetto firmato dall’architetto friulano Marcello D’Olivo", è quanto spiega in una nota Francesca Messina responsabile per la Provincia di Potenza del Dipartimento Cultura ed Innovazione di Fratelli d'Italia. "La sua realizzazione - prosegue Messina - avrebbe dovuto completare quello che doveva essere un grande progetto che prevedeva la realizzazione nella parte nord della città di Potenza, di un complesso sanitario destinato ad ospitare una vera e propria città della salute. Parliamo del cosiddetto Progetto Ophelia, un progetto pilota nazionale curato da Giuseppe Quaroni e Marcello Piacentini. Il nome di Marcello D’Olivo è legato al progetto urbanistico per Lignano Pineta ed alla sua celeberrima pianta a spirale ed al restauro della cupola di Omar a Gerusalemme, dove l’architetto friulano ha messo a frutto tutta la sua abilità di strutturista avendo come principale riferimento Sergio Musmeci che negli anni ’70 realizzò una delle sue opere più famose proprio nella città di Potenza, il Ponte Musmeci che ancora oggi attende l’inizio del suo restauro nonostante i proclami di qualcuno che però vedrà appaltata l’opera solo con l’attuale Amministrazione. La fama di Marcello D’Olivo - precisa Messina - sembrava essere destinata all’oblio proprio come l’Ospedale Ortofrenico che, finito in mano all’amministratore straordinario della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza, prima di essere venduto ad una cordata di imprenditori locali, ha visto peggiorare il suo stato di abbandono e degrado. Nel 2020 l’allora assessore comunale Alessandro Galella su suggerimento della sottoscritta propose di farci la sede dell’università di medicina, ma l’idea non si è mai tramutata in una vera e propria volontà politica nemmeno da parte della Regione che avrebbe ben potuto acquistarlo ad un prezzo irrisorio partecipando al relativo bando. Il riconoscimento - conclude l'esponente di FdI - da parte del Ministero della Cultura arriva grazie alla meritoria opera di questi anni dell’architetto Gerardo Sassano, oggi Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Potenza a cui va il nostro ringraziamento con l’auspicio che si possa proseguire il percorso di valorizzazione del patrimonio architettonico della Città Capoluogo".
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