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Criminalità, l’Italia torna ai livelli pre-pandemici ma la Basilicata fa eccezione

L’indice della criminalità 2024 del Sole 24 Ore: le due province lucane tra le meno colpite dai reati. In testa Milano, Roma e Firenze

Criminalità, l’Italia torna ai livelli pre-pandemici ma la Basilicata fa eccezione

Potenza (panoramica)

In un’Italia che torna ai livelli pre-pandemici di criminalità, la Basilicata si conferma tra le regioni più tranquille del Paese. Secondo l’Indice della Criminalità 2024 elaborato dal Sole 24 Ore sulla base dei dati del Ministero dell’Interno, Potenza si piazza al 105° posto su 106 province italiane per numero di delitti denunciati ogni 100mila abitanti, preceduta soltanto da Oristano, mentre Matera si attesta al 90° posto. Un dato che fotografa una realtà di relativa sicurezza, soprattutto se confrontata con i grandi centri urbani dove il fenomeno criminale resta più diffuso. Nel capoluogo lucano, infatti, si registra una delle incidenze più basse di furti in tutta Italia, posizionando Potenza ancora una volta tra le città più virtuose del Mezzogiorno. Matera, invece, si colloca all’ultimo posto nazionale per numero di estorsioni denunciate, segno di una presenza criminale limitata e di un contesto sociale generalmente stabile. Il quadro nazionale, tuttavia, racconta un’altra storia. Il 2024 segna il quarto anno consecutivo di crescita delle denunce, con 2,38 milioni di reati registrati dalle forze dell’ordine, pari a un +1,7% rispetto al 2023. Il livello generale torna così ai valori del 2018, prima della frenata causata dalla pandemia. A guidare la classifica sono le grandi città: Milano si conferma la più colpita, con oltre 7.000 denunce ogni 100mila abitanti, seguita da Roma (6.071) e Firenze (6.053). Rimini e Bologna completano la top five. Il peso della densità abitativa, la vivacità turistica e la maggiore propensione alla denuncia restano i fattori determinanti. A livello nazionale, quasi la metà dei reati denunciati riguarda i furti, in aumento del 3% rispetto all’anno precedente. Crescono anche i furti in abitazione (+4,9%), quelli d’auto (+2,3%) e le rapine (+1,8%). In forte rialzo anche le violenze sessuali (+7,5%), mentre si riducono gli episodi di contrabbando e incendi. Un trend che segnala la ripresa dei reati predatori e violenti dopo il rallentamento pandemico, ma anche l’emergere di nuove forme di criminalità, come le frodi informatiche e le truffe digitali, particolarmente diffuse nei grandi centri urbani.

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