IL MATTINO
ultime notizie
27.10.2025 - 11:12
Non ce ne vogliano i meloniani lucani, avvolti nella loro retorica di patria, radici e buone intenzioni, mentre festeggiano a Potenza i tre anni del governo Meloni con tanto di ministro Abodi al seguito. Ma la verità è che in politica non contano i cori né i convegni: contano i numeri. E in Basilicata, i numeri di Fratelli d’Italia raccontano una storia tutt’altro che trionfale.
Alle regionali del 2024 il partito della premier ha raccolto il 17,39%, portando a casa 4 seggi. Un risultato che a prima vista potrebbe sembrare decoroso per una regione piccola e complessa come la Basilicata, ma che diventa impietoso se confrontato con il resto d’Italia. Perché, mentre altrove Fratelli d’Italia vola, in Basilicata sembra arrancare.
Nel 2024, lo stesso anno, alle regionali in Abruzzo il partito di Meloni ha toccato il 24,10%, in Piemonte il 24,43%, e persino nella “rossa” Emilia-Romagna ha strappato un clamoroso 23,74%. Anche in Umbria (al netto della parentesi Tesei) terra da sempre difficile per il centrodestra, FdI è arrivato al 19,44%. La Basilicata resta così inchiodata sotto la soglia psicologica del 18%, facendo meglio solo della Liguria, dove a ottobre 2024 si fermò al 15,08%.
E se guardiamo alle prove più recenti, la forbice si allarga ancora. Nelle Marche (settembre 2025) FdI ha toccato un robusto 27,41%, in Toscana (ottobre 2025) un sorprendente 26,78%. Dunque, anche in territori tradizionalmente impossibili (come la Toscana o l'Emilia Romagna) il partito ha dimostrato radicamento e capacità di penetrazione. Ma in Basilicata no: qui il motore patriota tossisce. E mentre in Calabria, ad esempio, si registra un tonfo al 11,64%, la sensazione è che il Sud non sia un terreno naturalmente fertile per la destra meloniana.
Sul fronte amministrativo la musica non cambia. Alle comunali a Potenza del 2024, FdI – pur essendo il partito di governo nazionale e regionale – si è fermato a un modesto 12,72%, superato da Forza Italia, che ha ottenuto il 13,11%. A Matera, nel 2025, la situazione è stata persino peggiore: 10,41%.
Eppure, qualche anno prima, alle politiche del 2022, Giorgia Meloni dopo l'esperienza all'opposizione di Draghi trionfava con un complessivo 25,98% alla Camera (69 seggi) e un 26,00% al Senato (34 seggi). In Basilicata, però, anche allora FdI era rimasto ben al di sotto della media nazionale: 18,17% alla Camera e 19,25% al Senato. Numeri distanti, non solo in percentuale ma in entusiasmo e coinvolgimento territoriale.
La Basilicata resta, ad oggi, uno dei territori minoritari del melonismo: tanta retorica, pochi risultati. E se il partito di Giorgia Meloni vuole davvero radicarsi nel Sud profondo, dovrà mettere da parte i selfie ministeriali e cominciare a fare politica vera — quella dei territori, delle sezioni, dei consensi reali. Perché alla fine, anche in patria, il patriottismo non basta a vincere.
edizione digitale
Il Mattino di foggia