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Diane Keaton: «Donne si diventa»

Diane Keaton: «Donne si diventa»

La storia di Diane Keaton è tutta racchiusa nel memoir 'Oggi come allora", più che nei film perché il libro è la sintesi della sua vita, dei suoi amori, delle sue amicizie, ma soprattutto del lavoro, incredibile, fatto su stessa per affrancarsi dalla madre, e anche da una condizione femminile, che vuole le donne sempre in coppia, e che con difficoltà accetta che una donna possa, da sola e con determinazione, arrivare al successo, con tutto ciò che ha dentro di sé, senza dovere essere, necessariamente, un bene disponibile della società dei consumi, e senza dovere uccidere la madre in maniera cruenta.
I film sono stati gli altri tasselli di questo mosaico affascinante, il libro è invece il dietro le quinte della storia della Keaton, un dietro le quinte insolito per Hollywood, ma uguale a quello di tante donne nel mondo.
Affrancarsi dalla propria madre è difficile, perché la figura materna è lo specchio in cui ogni donna si riflette, ma ancora più difficile è mantenersi in equilibrio, al cospetto di questo specchio, rivendicando il proprio spazio, per poi riuscirlo a ritagliare per sé, e su misura, nel mondo.
Diane Keaton ci è riuscita in maniera brillante, e a piccoli passi, senza illuderci che il carosello di film e di attori che ci ipnotizza, con la narrazione delle loro storie, fosse lineare, luminoso, distante dal quotidiano affannoso delle nostre vite.
Di distante tra noi e gli attori c'è solo la macchina da presa, e un'attrice hollywoodiana, non conforme, come Diane Keaton ce lo ha raccontato proprio attraverso il suo memoir, che ci apre al mondo del cinema, senza che quel mondo arrivi mai ad allontanarla dal proprio vissuto affettivo e intellettuale, di cui ci narra la pienezza.

The Again 

Diane Keaton si "edita" mentre sfoglia i diari di Dorothy Hall, la madre, che una volta scivolata nell'Alzheimer, con cui conviverà quindici anni, si ridussero in frasi, parole, senza che i suoi giorni non avessero la parola scritta come base sicura.
Che le parole e la loro forma fossero importanti per l'attrice ce lo dimostrano i film, e il processo di costruzione che nel tempo ha effettuato, solo che nessuna mai, a Hollywood, è stata così lucida, da testimoniarlo in maniera autentica, quanto lei.
Il titolo originale del libro è "The Again", l'anno di pubblicazione è il 2011 negli Stati Uniti, in Italia è stato pubblicato l'anno successivo.
Il libro non è una classica autobiografia cronologica, ma un dialogo emotivo tra madre e figlia, il ritratto di due donne molto diverse eppure profondamente legate.
Dorothy Hall era una donna brillante e creativa, madre di quattro figli, casalinga per convinzione ma attenta compilatrice del quotidiano. Pur avendo velleità artistiche e letterarie, aveva sacrificato tutto alla famiglia. Diane ripercorrendo i suoi passi, come se fosse una vera e propria seduta psicoanalitica, riesce ad affermarsi nel lavoro, in maniera originale, tanto da imparare a vivere per sé e per la madre, che lei considera la madre la vera “autrice” del libro, e con cui costruisce una narrazione doppia. Ne emerge una riflessione su come scrivere sia stato, per entrambe, un modo per esistere, e su come la parola fosse stata la loro ancora di salvezza.
È questo un libro chirurgico, dove la solitudine esistenziale delle due donne ha lo stesso passo e dove i temi trattati: l'invecchiamento, l'indipendenza, tra i tanti, sono sviluppati senza vittimismo.
Il tono è riflessivo, letterario. La Keaton alterna memorie personali, frammenti dei diari della madre, fotografie, a pensieri su: invecchiamento, amore, maternità adottiva. È un'opera toccante, a volte ironica, spesso commovente.
"Oggi come allora" non è un'autobiografia glamour, né un racconto autocelebrativo.
È invece un manoscritto con un tono da romanzo epistolare e un taglio terapeutico, per la capacità che ha di affrontare temi come la bulimia, per esempio, in maniera umana.
Bellissima è anche tutta la parte che riguarda gli amori dell'attrice.
I suoi compagni sono descritti sempre dal di fuori, come se per lei fosse più importante osservarli, per comprendersi meglio, piuttosto che continuare a stare al loro fianco, tanto da rimanere con ognuno di loro in pace, soprattutto dentro di sé, come era accaduto con sua madre.
L'unico modo per attraversare la vita, lasciando un segno, e per evolvere professionalmente.


Warren Beatty

«Era piuttosto eccitante uscire con lui. Una stella del cinema… Idolatrato. Stupendo. Carismatico. (…) La verità è che volevo essere lui, non la sua donna.»

Al Pacino

«Ero davvero presa da Al sin dall'inizio. Il nostro rapporto era meraviglioso… È stato l’amore della mia vita in quel periodo. Ho avuto un amore ogni decennio: Woody Allen quando avevo 20 anni, Warren Beatty quando ne avevo 30 e Al è arrivato tra i 30 e i 40.»


Woody Allen

«Sono ancora innamorata di lui – ci sono persone che restano nella tua vita e contano, e lui c’è ancora da tanto tempo. Parliamo spesso al telefono.»
Una dichiarazione che evidenzia il profondo legame personale e affettivo, durato nel tempo, tra la Keaton e Allen.

«I love him» ribadito con dolce fermezza, e «I believe him» affermazioni legate alla sua difesa di Allen, anche durante le controversie pubbliche che lo hanno riguardato, che mostrano il profondo senso di lealtà che ancora la legava a lui.

Jack Nicholson 

C'è anche spazio per Jack Nicholson, che definisce il suo migliore bacio cinematografico e il compagno di set più generoso. Le fece recapitare un assegno con molti zeri per una percentuale sui diritti di "Tutto può succedere", che la Keaton non aveva mai firmato nel contratto per il film, girato con lui e che si rivelò un successo al botteghino.

Gli altri 

Non meno importanti sono tutte le sue riflessioni sugli attori e le attrici che ha incontrato, e che riveste con il suo "human touch". A riprova che un'attrice di talento, e di indubbio successo, è figlia di un processo lunghissimo e di una costruzione del sé continua, lontana dai riflettori e dalle passerelle, perché una volta spento l'occhio di bue, la solitudine, che non risparmia nessuno, colpisce sì chi vive d'immagine, ma anche tutti gli altri esseri umani, compresa sua madre.
Un passaggio letterario che fa pensare ad Emil Cioran piuttosto che a Hollywood. Avere capito questo ha spinto l'attrice a coltivare altri interessi, da qui
la sua variegata produzione editoriale, che spazia dai memoir, ai libri fotografici ai saggi di design.


Memoir

Let's Just Say It Wasn't Pretty (2015): una raccolta di saggi personali .

Brother & Sister (Fratello e sorella, 2020): memoir molto intimo dedicato al rapporto con il fratello Randy, segnato da gravi malattie mentali e fisiche .

Fashion First (2024): libro sul suo stile personale e sulle influenze nella moda, in collaborazione con Ralph Lauren.


Libri fotografici e di interior design 

Reservations (1980): raccolta fotografica di interni, in particolare hotel vuoti e spazi architettonici .

Saved (Saved: My Picture World, 2022): libro fotografico autobiografico con collage e ritagli.

California Romantica (2007): libro fotografico ed editoriale dedicato all’interior design di case in stile californiano .

House (2012): altro volume fotografico incentrato sulla sua casa e visioni d’interni.

Come editor (curatrice) 


Ha curato e curato raccolte fotografiche, tra cui:

Still Life (1983)

Mr. Salesman (1993)

Local News (1999)

Clown Paintings (2002)

California Romantica (pubblicato anche come suo libro)

House

Per tutte queste ragioni ne consiglio la lettura, soprattutto in questo frangente, l'autenticità della scrittura è rara, e questo libro la possiede, e perché Diane Keaton è stata una donna integra, mai la metà di qualsiasi altra mela.

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