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28.09.2025 - 18:09
Avviso ai lucani smemorati: se oggi vi sembra di sentire un'eco familiare nelle critiche al sistema sanitario regionale non siete impazziti. È solo la voce di chi è stato ed è assoluto protagonista dell'universo sanitario lucano in appalto e che da buon Savonarola ciclicamente cambia copione. Dai contratti agli strali. Dalla cooperazione all’opposizione. Dalla convenzione alla manifestazione. Una metamorfosi degna di Kafka se non fosse che a cambiare è solo la prospettiva. Una sorta di parodia involontaria di chi ora bacchetta e denuncia problemi, ritardi, negligenze e storture di una sanità che - sia chiaro - dovrebbe sempre e comunque mettere la persona al primo posto. Dov’era la critica al sistema mentre si firmavano contratti e convenzioni? Quando si beneficiava – direttamente o indirettamente – della macchina regionale, la voce era flebile. Ora che il vento è cambiato, diventano grida da barricata. E allora che dire? Se la sanità lucana è davvero così malata, forse un’occhiata alla cartella clinica del passato aiuterebbe a capire perchè. Dice il saggio: a volte, prima di fare i fustigatori, bisognerebbe passare da un bel esame di coscienza.
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