IL MATTINO
Potenzacittà
15.05.2025 - 15:32
Tesler e Smaldone
C’è chi lascia un segno. C’è chi lascia anche battiti, speranze e seconde possibilità. Il professor Ugo Filippo Tesler, padre della cardiochirurgia lucana all’Ospedale San Carlo, è uno di questi. Ieri sera, 14 maggio 2025, nella solenne cornice dell’Aula Consiliare di via Nazario Sauro, il Consiglio comunale di Potenza ha voluto rendere omaggio ad una vita spesa in corsia, conferendogli la Cittadinanza Onoraria. Il nome di Tesler, per decenni, è stato sinonimo di coraggio scientifico, umanità e avanguardia medica. La sua attività, sostenuta da una visione pionieristica e da capacità fuori dal comune, ha tracciato una strada nuova per la Basilicata, portando a Potenza tecniche allora considerate modernissime. Il San Carlo, grazie a lui, ha smesso di essere un luogo di passaggio e ha iniziato ad essere un punto di riferimento in tutto il Mezzogiorno.
Tesler giunse in Basilicata su invito del lucano Emilio Colombo, allora Presidente del Consiglio dei Ministri. Nel 1971 durante una visita ufficiale negli Stati Uniti, Colombo e il Ministro degli Esteri Aldo Moro rimasero profondamente colpiti a seguito dell'incontro con un giovane cardiochirurgo milanese che stava perfezionando le sue competenze presso il Texas Heart Institute di Houston. Riconoscendo il potenziale di Tesler Colombo lo convinse a trasferirsi a Potenza per fondare e dirigere il nuovo reparto di cardiochirurgia dell'Ospedale San Carlo. Il resto è storia. Nel 1973 iniziarono i lavori per la realizzazione della struttura e l'anno successivo un gruppo di infermieri fu inviato negli Stati Uniti per un periodo di formazione. Nel 1977 Tesler eseguì il primo intervento a cuore aperto con circolazione extracorporea su una ragazza 13enne di Avigliano, inaugurando ufficialmente l'attività chirurgica del reparto. Durante i suoi 24 anni alla guida della cardiochirurgia del San Carlo, Tesler effettuò oltre diecimila interventi. Accanto ai meriti clinici e chirurgici, Tesler ha saputo trasmettere il sapere. Numerosi sono oggi i medici, cardiochirurghi e operatori formatisi sotto la sua guida. La cittadinanza onoraria è un gesto formale, ma in questo caso assume un significato profondo: è la restituzione simbolica di un debito affettivo. È l’abbraccio di una città che lo riconosce come figlio, custode e innovatore. "Tesler ha avuto la straordinaria capacità di fare scuola, essendo al tempo stesso un grande professionista della salute e un ottimo maestro, testimoniato - ieri - dalla presenza spontanea di tanti medici che accanto a lui hanno avuto l'opportunità di crescere e di formarsi", dichiara il presidente del Consiglio comunale Pierluigi Smaldone. "In secondo luogo - prosegue - al netto dei cambiamenti storici, sociali e culturali, emerge da questa esperienza la capacità di una politica in grado di fissare degli obiettivi e portarli egregiamente a compimento cambiando il corso della storia. L'immagine degli statisti Colombo e Moro è evocativa di una politica forte e autorevole", conclude Smaldone.
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