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La Uil al sit-in di Latronico: "Serve un piano regionale contro la desertificazione dei servizi"

La Uil al sit-in di Latronico: "Serve un piano regionale contro la desertificazione dei servizi"

"Siamo qui non solo per protestare contro la chiusura della filiale bancaria di Intesa Sanpaolo, ma per denunciare un processo più ampio e più grave: lo svuotamento progressivo delle aree interne, che sta diventando una vera e propria emergenza democratica". Lo ha detto il segretario regionale della Uil Basilicata, Vincenzo Tortorelli, intervenendo al sit-in a Latronico (Potenza), organizzato dal sindacato. Per Tortorelli, "questa chiusura non è un episodio isolato. È solo l'ultima tappa di un percorso fatto di tagli, di dismissioni, di silenzi istituzionali. Non chiude solo una banca. Stiamo assistendo da anni a un dimezzamento della scuola, con sezioni che spariscono e cattedre che non si coprono. A un dimezzamento della sanità, con servizi che si accentrano altrove e con un ospedale di zona che perde missione, personale, risorse. A un dimezzamento del lavoro, perché - ha proseguito - se chiudono i servizi, se non si investe, i giovani se ne vanno, le aziende non si insediano, le opportunità si spengono. Quello che sta accadendo a Latronico è il paradigma di un Sud che si vuole silenzioso, rassegnato, ininfluente". La Uil quindi chiede "un segnale forte alle istituzioni: servono investimenti mirati, serve un piano regionale contro la desertificazione dei servizi, serve una nuova visione per le aree interne, che parta dal lavoro, dalla scuola e dalla sanità. Non può esserci futuro in Basilicata se si continua a togliere tutto a chi vive qui. Non può esserci coesione sociale se non si garantiscono diritti uguali ovunque", ha concluso il segretario lucano.

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