IL MATTINO
05.05.2025 - 20:05
Carmine Cicala (archivio)
La Basilicata conquista un risultato storico nella lotta alla Peste Suina Africana (PSA). La Commissione Europea ha approvato il declassamento delle zone di restrizione in 29 Comuni: 20 passano a zona libera, mentre 5 migliorano da zona 2 a zona 1. Un traguardo frutto di una strategia efficace e di una guida politica attenta, come quella dell’assessore regionale all’Agricoltura Carmine Cicala, che ha saputo coordinare tutti i livelli istituzionali e operativi. Grazie a questo straordinario risultato, oggi sono solo nove i Comuni lucani ancora soggetti a restrizioni (tutti in zona 1): Marsico Nuovo, Rivello, Sasso di Castalda, Brienza, Moliterno, Grumento Nova, Paterno, Lagonegro e Tramutola. "Un successo che premia la nostra determinazione e la capacità di fare squadra", ha sottolineato Cicala, rimarcando come il lavoro della Regione sia stato segnato da “serietà, impegno e una visione chiara degli obiettivi”. Non semplici slogan, ma azioni concrete che hanno portato la Basilicata a diventare un esempio a livello nazionale. L'assessore Cicala ha voluto ringraziare il Ministro Francesco Lollobrigida, gli assessori Cosimo Latronico e Laura Mongiello, il servizio veterinario regionale, l'Istituto Zooprofilattico, le associazioni di categoria, il mondo venatorio e i Parchi, in particolare il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, il cui contributo nelle operazioni di cattura e abbattimento dei cinghiali è stato decisivo. Un ruolo centrale l'ha avuto anche il progetto "filiera del cinghiale", fortemente sostenuto proprio da Cicala, che ha rafforzato monitoraggio, controlli e tracciabilità, strumenti cruciali per piegare la curva dei contagi. “Abbiamo dimostrato che la Basilicata, quando lavora unita, può affrontare e vincere sfide complesse", ha detto Cicala. "Questo risultato è solo un punto di partenza: continueremo a lavorare senza sosta per proteggere il nostro territorio, i nostri allevatori e la nostra economia rurale. Non abbassiamo la guardia". La gestione della PSA in Basilicata rappresenta oggi un modello di collaborazione istituzionale e operativa, reso possibile da una governance che non si è limitata all’emergenza, ma ha saputo pianificare con intelligenza e determinazione. Una pagina positiva scritta grazie a un impegno politico saldo che restituisce fiducia al comparto agricolo lucano.
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