IL MATTINO
L'inchiesta
02.10.2024 - 19:25
Dalle carte dell'inchiesta denominata "Mare Nostro", che ha portato al fermo di 21 persone accusate di essere affiliate al clan Scarcia-Scarci, emerge un nome: Pasquale Cariello, attuale sindaco di Scanzano Jonico (Matera) ed ex consigliere regionale. L’accusa che lo coinvolge riguarda una delle pratiche più subdole e simboliche della commistione tra politica, religione e criminalità organizzata: il turbamento di una processione, in questo caso quella della "Madonna del Mare con le barche", durante la quale la statua sacra sarebbe stata portata a compiere il classico "inchino" dinanzi a uno stabilimento balneare un tempo nelle mani del clan. L'operazione, coordinata dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA), con il supporto della Squadra Mobile della Questura di Taranto, dei Carabinieri del ROS e della Guardia di Finanza, ha messo in luce un sistema di potere che sembra aver intrecciato interessi criminali con la gestione delle manifestazioni pubbliche e religiose. Al centro della vicenda, un rituale che per la popolazione locale rappresenta un momento di profonda devozione, ma che, secondo gli inquirenti, è stato trasformato in uno strumento di potere per la famiglia Scarcia-Scarci. Secondo le accuse, Cariello avrebbe approfittato del suo ruolo istituzionale per agevolare il clan mafioso, consentendo che il simbolico "inchino" della Madonna, un atto tradizionalmente riservato a luoghi di particolare rilevanza religiosa o sociale, fosse eseguito proprio davanti a una proprietà un tempo della criminalità organizzata. Questo gesto, che agli occhi dei fedeli potrebbe sembrare un atto di devozione, è in realtà una forma di legittimazione del potere mafioso, un segnale che il clan continua a esercitare il controllo sul territorio anche attraverso la manipolazione di eventi pubblici e religiosi. Cariello ha espresso «massima fiducia nell'operato della magistratura e delle forze di polizia», e ha sottolineato di «aver sempre combattuto i fenomeni malavitosi, così come continuerà sempre a fare per la tutela della cittadina che amministra, insieme ad uomini e donne di grande moralità. Nel contempo verificherà, in merito all'indagine a suo carico se le forze di polizia siano state indotte in errore da soggetti politicamente e personalmente contrari alla maggioranza che amministra il Comune».
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