IL MATTINO
Intervista
18.09.2024 - 16:12
In occasione del Festival delle Opportunità, evento cardine dell'Anno Europeo delle Competenze 2023-24, Potenza si trasforma in un vivace crocevia di innovazione e tradizione, con l'obiettivo di offrire ai giovani italiani strumenti concreti per il loro sviluppo personale e professionale. Il festival, inaugurato il 17 settembre e in programma fino al 20 settembre 2024, si svolge nello splendido centro storico della città, recentemente proclamata Capitale Italiana dei Giovani. Attraverso workshop, incontri e lezioni innovative come le classi capovolte e i laboratori interattivi, il festival punta a creare uno spazio dove idee e progetti possono fiorire. In questo contesto, il Mattino ha intervistato Antonio Candela, presidente del Comitato Tecnico di Attuazione di ‘Potenza Città Italiana dei Giovani 2024’, per approfondire la visione e le ambizioni legate a questa iniziativa che pone i giovani al centro della scena, offrendo loro nuove prospettive e opportunità di crescita.
Nella giornata di oggi, 17 settembre alle ore 13:30 si aprirà il Festival delle Opportunità, Presidente Candela, ci parli di questa iniziativa.
«Il Festival delle opportunità è uno dei progetti pilastro di potenza città dei giovani, forse uno dei più importanti, prende via oggi pomeriggio e per quattro giorni proveremo insieme a tanti ospiti, a tanti colleghi, ma anche a tante personalità di vari mondi, dallo sport alla industria, dalle imprese alla cooperazione, dal cinema al turismo, per lavorare, raccontare e riflettere insieme ai giovani della nostra comunità di come anche qui per chi sceglie consapevolmente di restare, di tornare o di venire è possibile costruirsi le proprie opportunità di lavoro, di professione, di vita. L'iniziativa, completamente gratuita, offre la possibilità di partecipare a seminari e workshop senza sovrapposizioni. L'evento inaugurale vede protagonisti Francesca Palumbo, schermitrice olimpionica specializzata nel fioretto e Francesco Vena, amministratore delegato di Amaro Lucano, che condividerà il suo percorso imprenditoriale. Nei giorni successivi interverranno ospiti e speaker da tutta Italia...».
Si parlerà dunque di lavoro, di come poter coinvolgere i giovani e dei cosiddetti NEET(non occupati né impegnati in percorsi di istruzione o formazione) Quali iniziative sono previste a tal proposito?
«Il 18 settembre verrà presentato il progetto Goodbye Neet, promosso dal Comune di Potenza come capofila a livello nazionale. Nei prossimi sei mesi, il progetto si concentrerà su una mappatura dei giovani Neet e sul loro coinvolgimento in attività di engagement e co-progettazione, in settori come il digitale, le energie rinnovabili, il turismo e l'ospitalità. L'obiettivo è fornire ai partecipanti le competenze tecniche per trasformare idee in realtà, supportandoli nell'avvio di start-up o nella ricerca di lavoro, con conclusione prevista a febbraio 2025. Il 20 settembre, inoltre, verrà presentato un bando nazionale per start-up, con contributi a fondo perduto e supporto imprenditoriale fino a dicembre 2025».
Nell’era delle grandi rivoluzioni tecnologiche si sente parlare sempre più spesso di Intelligenza Artificiale e del suo impiego nei settori più disparati, se ne parlerà anche in questi giorni?
«Certamente,da oggi si terranno dei panel sull'intelligenza artificiale con ospiti nazionali e realtà locali. Il dibattito esplorerà l'IA come opportunità di lavoro e sviluppo di competenze per i giovani. La tecnologia, già utilizzata in settori come sanità, industria ed energia, ha avuto un ruolo cruciale anche durante la pandemia, contribuendo alla creazione dei vaccini. L'incontro mirerà a far riflettere sul suo impatto trasversale in vari ambiti e su come possa offrire nuove prospettive professionali».
In che modo, a suo avviso, l'intelligenza artificiale, con le sue potenzialità, potrebbe offrire nuove prospettive ai giovani che spesso si sentono emarginati sia dal sistema educativo che dal mercato del lavoro?
«L’intelligenza artificiale, come altre tecnologie, è solo uno strumento, come lo è stato Internet per la mia generazione. Il vero segreto per trovare la propria opportunità è la fame di fare. Spesso ci perdiamo nei tecnicismi, ma ai giovani manca spesso quel sostegno, quella ‘pacca sulla spalla’ che fa la differenza. Il Festival delle Opportunità nasce proprio per questo: mostrare che anche qui, con impegno e determinazione, è possibile creare il proprio futuro. Non si tratta solo di soldi o bandi – ce ne sono tanti, dal PNRR alla programmazione 2021-27 – ma di buone idee, che spesso mancano. Dobbiamo tornare a relazionarci, a lavorare insieme su progetti concreti, e il festival vuole essere un esempio di questo».
Qualche ultima considerazione da fare per questo evento?
«Partecipate, partecipate e venite, dopodiché diciamo è solo un evento, non abbiamo la bacchetta magica, di partecipare, di essere nella vita, come in tutte le cose, curiosi, curiosi e proattivi, sono le due paroline magiche che tutti dicono, ma poi ad applicarle è complicato. Poi alla fine le aziende, le imprese cercano persone che siano curiosi e che abbiano voglia di fare piuttosto che la competenza, perché quella poi te la costruisci, ma se non hai fame, voglia di fare le cose diventa complicato, quindi di venire, di partecipare, di interessarvi, di essere curiosi e speriamo insomma un buon futuro per tutti».
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