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Questa mattina la cerimonia

Pasquale di Cicco, il "papà" dell'Archivio di Stato, cittadino onorario di Foggia

Nato l’8 marzo 1930 a Maddaloni (Caserta), ha diretto dal 1959 al 1994 l’Archivio di Stato di Foggia – il più importante del Mezzogiorno, dopo quello di Napoli, soprattutto per la nostra storia economica – e la sezione di Archivio di Stato di Lucera

Il conferimento della cittadinanza onoraria da parte del sindaco Franco Landella, con la partecipazione del presidente del Consiglio Luigi Miranda, gli assessori Anna Paola Giuliani (Cultura) e Claudia Lioia (Pubblica Istruzione), il consigliere comunale Raimono Ursitti e tutti i suoi "discepoli", a cominciare dall'attuale direttore dell'Archivio di Stato Viviano Iazzetti.

Autore di numerosissime pubblicazioni, alcune delle quali anche in collaborazione con le figlie Isabella e Tiziana, Pasquale di Cicco attraverso il suo accurato studio ha il merito di aver restituito “Il Libro Rosso” alla Città di Foggia, documento che si riteneva inesorabilmente perduto in seguito all’incendio del 1898 di una parte dell’Archivio comunale di Foggia, ad opera di rivoltosi affamati dall’aumento del prezzo del pane. Se il ritorno alla luce del prezioso manoscritto si deve all’acquisto effettuato dalla Provincia di Foggia nel 2003 dell’unica copia rimasta in circolazione, risalente al 1738 e venduta da un antiquario, il successivo e accurato studio, eseguito dal di Cicco, ha permesso una completa edizione a stampa del raro documento, la cui trascrizione ha definito meglio il quadro della vita foggiana dal Trecento al Seicento.

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