IL MATTINO
I funerali
17.10.2024 - 20:24
L'inno del Foggia Calcio e un lunghissimo applauso ha accolto sul campo della stadio Zaccheria i feretri di Michele Biccari 17 anni, Gaetano Gentile 21 anni e Samuel Del Grande 13 anni, i tre ragazzi tifosi del Foggia morti domenica sera in un incidente stradale a Potenza. Sulle bare bianche le maglie della squadra del calcio del Foggia, della tifoseria e tantissime sciarpe di tifoserie giunte da ogni parte d'Italia. Quasi diecimila le persone che stanno assistendo alle esequie. "Cara Foggia grazie per essere qui! Grazie per esserti fermata in questi giorni ed esserti unita al dolore di queste tre famiglie. Grazie giovani per il vostro coraggio di guardare in faccia la morte", le parole dell'arcivescovo Ferretti.
L'inno del Foggia Calcio e un lunghissimo applauso ha accolto sul campo della stadio Zaccheria i feretri di Michele Biccari 17 anni, Gaetano Gentile 21 anni e Samuel Del Grande 13 anni, i tre ragazzi tifosi del Foggia morti domenica sera in un incidente stradale a Potenza. Sulle bare bianche le maglie della squadra del calcio del Foggia, della tifoseria e tantissime sciarpe di tifoserie giunte da ogni parte d'Italia. Prima della funzione religiosa davanti alle bare ha sfilato un corteo degli Ultras 1980, il gruppo di tifosi di cui faceva parte i tre ragazzi. Quasi diecimila le persone che stanno assistendo alle esequie. Presente anche il ministro dello sport Andrea Abodi. "Ritrovarsi dolorosamente in occasioni come queste - ha detto il ministro - e' il segno di una umanita' che c'e'. E' la testimonianza di sentimenti che ci sono e che, troppo spesso vengono sacrificati. Dobbiamo cercare di renderli piu' presenti nelle nostre giornate. Con poco si puo' fare molto. Non bisogna aspettare una giornata dolorosa, come questa, per dimostrarlo. Gli ultras sono una risorsa cosi' come tutte le tifoserie. Il calcio senza tifosi non esiste". "Samuel, Michele e Gaetano saranno gli angeli custodi dello Zaccheria", ha detto Luciano Mazzola uno dei responsabili della tifoseria ultras 1980. "Questi ragazzi - ha detto - avevano un sogno nel cassetto. Vincere il campionato. Vincetelo per loro". Al termine tutti i tifosi, anche quelli provenienti da altre parti d'Italia e tutta la squadra di calcio del Foggia sono andati sotto la curva Nord dello stadio attendendo l'arrivo dei tre feretri scandendo i loro nomi.
L'OMELIA DELL'ARCIVESCOVO FERRETTI
"La morte di Gaetano, Michele e Samuel sbatte in faccia a tutti noi un'amara realta', come uno duro schiaffo sul volto di chi e' piu' giovane. La morte esiste, e' reale! Fa parte della vita; ne e' la fine e il compimento. La morte e' una verita' che fuggiamo, anestetizziamo, non vogliamo ammettere ma e' li' e aspetta dietro l'angolo tutti noi. Pensiamo: "Non e' giusto!". Non e' giusta la morte di un giovane: di tre giovani. Non e' giusto morire in questo modo", le parole dell'arcivescovo di Foggia monsignor Giorgio Ferretti nella sua omelia ai funerali.
Siamo riuniti - ha proseguito il prelato - in questo che dovrebbe essere un luogo di divertimento, di sport. Lo abbiamo trasformato per questo pomeriggio nella cattedrale della nostra citta'. Qui oggi e' riunita Foggia. Ci sono la squadra, la societa', i tanti tifosi, la sindaca e le autorita' provinciali. Ci sono i sacerdoti, gli abitanti della citta' e tanti tanti giovani che saluto e idealmente stringo in un grande abbraccio! Siamo in tanti, venuti anche da tifoserie di altre citta', per raccoglierci attorno a queste tre bare; per stringerci attorno a tre famiglie che hanno perso i loro figli". "Ma Gesu' e' qui: non lo vedete? - ha proseguito il vescovo - E' qui nella nostra fede lacerata dal dolore. Gesu' e' qui nell'Eucaristia che stiamo celebrando. E' qui in una citta' che si unisce nel dolore. Una citta' che non e' fuggita indifferente, ma si e' riunita come una famiglia, una comunita'. Si', il Signore Gesu' e' qui e come per Lazzaro, piange per Gaetano, Michele e Samuel. Da quel pianto di Dio di fronte alle bare di tre giovani, di fronte all'ingiustizia della morte, fiorisce la speranza della resurrezione. Il pianto di Gesu' e' la cosa piu' consolante che possa esistere. Cari genitori di Gaetano, Michele e Samuel: sentite il pianto di Gesu'. Sentitelo al vostro fianco; sentitelo nel vostro cuore". "Cara Foggia - ha concluso monsignor Ferretti - grazie per essere qui! Grazie per esserti fermata in questi giorni ed esserti unita al dolore di queste tre famiglie. Grazie giovani per il vostro coraggio di guardare in faccia la morte. Essa puo' essere vinta da un popolo che celebra la resurrezione del Signore Gesu'. Egli e' il Signore della vita, e' qui con noi, non ci lascera' mai soli. Egli ha vinto la morte con la resurrezione. Lui alla fine della nostra vita ci accogliera' nel suo regno eterno di pace".
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