IL MATTINO
Territorio
08.12.2020 - 19:37
Si è conclusa con un brindisi online la terza edizione del cinema documentario “Storie Parallele”, organizzato da Fargo Produzioni con il contributo della Regione Basilicata. Il festival che si batte per incrementare la diffusione e lo scambio culturale nell’entroterra lucano e per affermarsi come punto di riferimento nel panorama dei festival italiani, non poteva non dimostrare spirito di adattamento all’attuale situazione pandemica ed evolversi in una formula del tutto differente. Si è trattato di un’edizione insolita, interamente online, a cui la direzione artistica composta dal regista e ideatore Nicola Ragone affiancato dai codirettori Carmine Cassino per i contenuti audiovisivi, Giuseppe Ragone responsabile arti performative e Carmine Iuvone per i contenuti musicali, non ha voluto rinunciare. Inizialmente previsto per il mese di ottobre, come tutti gli anni, è stato posticipato ai giorni 27 e 28 novembre e 4 e 5 dicembre. Numerose le interazioni del pubblico locale e nazionale che ha seguito con interesse gli eventi in diretta sul sito ufficiale e sulla pagina Facebook della kermesse, compresa la messa in onda delle opere in concorso. Tra tutti gli short doc, la giuria presieduta dal regista Gianfranco Pannone, coadiuvato dai colleghi Maria Tilli e Antonio Andrisani, ha premiato: miglior documentario Supereroi senza superpoteri di Beatrice Baldacci (Italia), «Perché attraverso un sapiente amalgama di immagini di footage e suoni, l’autrice evoca la figura della madre con un amore e uno sguardo poetico intensi e necessari»; miglior regia Todos los fuegos di Giovanni Victor Meìja (Messico), «Per come il protagonista è inserito nel suo mondo fatto di lavoro e famiglia, costellato di luci esteriori e luci interiori» e miglior fotografia Outside the oranges are blooming di Nevena Deisijoevic (Portogallo/Serbia), «Per il modo in cui ci restituisce un luogo e la sua atmosfera sospesa, nella fase delle riprese come nella scrittura finale dell’editing».
La giuria, inoltre, ha segnalato con due menzioni speciali i documentari Il vento sotto i piedi di Kassim Yassin (Italia) e Patriots don’t die di Joao Pedro Prado (Brasile), così giudicati: «Lavori che in modo diverso si collocano politicamente di fronte alla realtà: il primo affidandosi alla grazia di un artista di strada che ci fa sperare in un mondo migliore; il secondo fotografando crudamente il popolo di Jair Bolsonaro, Presidente del Brasile, con occhio attento alla “pancia” del Paese che lo ha condotto al potere e che oggi minimizza l’impatto del Covid». In aggiunta, al regista Kassim Yassin è stata assegnata la residenza artistica “Home” prevista da Storie Parallele. Fra gli ospiti che hanno contribuito al successo di questa edizione : Rocco Papaleo, Eugenio Bennato, Ambrogio Sparagna, i giurati Gianfranco Pannone, Maria Tilli e Antonio Andrisani, Sergio Ragone, Rocco Spagnoletta, Josafat Vagni, Ivan Alovisio, Maria Cristina Di Stefano, Paride Leporace, Rocco Calandriello, Angelo Troiano, Luigi Vitelli, Francesca Mazzoleni, che hanno regalato risate, spunti di riflessione e momenti di commozione con il ricordo della regista brindisina Valentina Pedicini prematuramente scomparsa. Storie Parallele non si arresta e programma, fra gli obiettivi del 2021, il “Cammino dei Calanchi” a Salandra (Matera).
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