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Sono i ragazzini del'Ars club allenati da Gianni Scopece

Quei piccoli "eroi" della Ginnastica Artistica foggiana alle gare nazionali di Pesaro

A vedere questi risultati, spiace pensare alla mancata valorizzazione di alcuni sport da parte dell'amministrazione comunale, che dovrebbe invece prendere le medaglie di questi bambini e vantarle come proprie

Ottimo risultato anche per Aldo Crescente che, sempre su 4 attrezzi è arrivato 4○. E bene anche per Alfredo Grassi, salito sul podio al secondo posto su due discipline, corpo libero e parallele.  L'ultima buona notizia la si attende dalla bellissima Claudia Carchia, che a 11 anni è già al terzo livello, per capacità sugli attrezzi, che sarà in campo gara domani.

In una delle strade piu lontane dal centro cittadino, i ragazzini del'Ars club hanno creato un piccolo nucleo di energia che li porta ad allenarsi quasi quotidianamente per ore ed ore, sotto gli occhi attenti di Gianni Scopece.  Si tratta di uno dei diamantini grezzi della città: palestra del cep, muri scrostati, un fiume di bambini che si accavallano. Eppure tra loro, tra gli agonisti, quelli che pur avendo 10/11anni rientrano alle 10 di sera divertiti e sudati dopo ore di salti e capriole, i risultati si vedono. E non è la prima volta. La manifestazione che accoglie le gare nazionali di Ginnastica Artistica è a Pesaro, dal 19 al 28 giugno. E li che Ciro Bruno, la scorsa domenica, è salito sul podio come campione nazionale assoluto per la sua fascia di età su tutti gli attrezzi: parallele, corpo libero, mini trampolino e cubone.
Ottimo risultato anche per Aldo Crescente che, sempre su 4 attrezzi è arrivato 4○. E bene anche per Alfredo Grassi, salito sul podio al secondo posto su due discipline, corpo libero e parallele.
L'ultima buona notizia la si attende dalla bellissima Claudia Carchia, che a 11 anni è già al terzo livello, per capacità sugli attrezzi, che sarà in campo gara domani.
A vedere questi risultati, spiace pensare alla mancata valorizzazione di alcuni sport da parte dell'amministrazione comunale, che dovrebbe invece prendere le medaglie di questi bambini e vantarle come proprie, proprio come fanno altre città desiderose di visibilità concrete nello sport. E poi, una volta riconosciuti come propri figli, l'amministrazione sarebbe bello se li aiutasse a lavorare in una luogo migliore. Giacché i frutti di un buon mandato, li si valuta anche sul numero di realtà positive che si è riusciti a valorizzare. In ambiti nazionale oltretutto.
I piccoli cittadini di domani ci sperano, mentre noi teniamo le dita incrociate per Claudia Carchia, perché tra le femminucce è ancora più difficile farsi valere in questo sport. E lei, non solo bella e brava, è molto determinata. Oltre che i suoi compagni, sarebbe bello se anche la sua città tifasse per lei.

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