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«Probabilmente potrebbe averlo individuato dal modo di parlare, di camminare»

Vieste, rapina nel sangue. Silvis «La vittima uccisa perchè ha riconosciuto il rapinatore»

« E' una scommessa che dobbiamo e possiamo vincere, non soltanto noi tutori della legge, ma soprattutto la cittadinanza. Perchè se tutta la popolazione di Capitanata fa emergere la propria coscienza civile, la piaga della criminalità potrà essere sconfitta»

«La coltellata è stata inferta con crudeltà inaudita, questo denota un'esplosione di violenza inconcepibile da parte del rapinatore». E' esterrefatto il Questore di Foggi, Piernicola Silvis di fronte alla rapina finita nel sangue avvenuta ieri sera a Vieste. Mario Nardella, figlio del titolare del distributore di bibite ”Nardella A. & Figli” è stato ucciso con un coltello da macellaio dalla lama di 22 centimetri: ferito mortalmente all'altezza sinistra del torace. Tutto questo per poche centinai di euro; 300, 400 euro al massimo contenute nel registratore di cassa intriso dello stesso sangue della vittima

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