IL MATTINO
Forever
09.01.2022 - 09:52
In Puglia sono stati eseguiti, dal 26 dicembre 2021 al 3 gennaio 2022, 386.152 tamponi naso-faringei per ricerca di SARS-COV-2, con una media giornaliera di oltre 64.000 accertamenti ed un picco nella giornata del 31 dicembre 2021, quando sono stati registrati 104.288 test.
Caro lettore, per scongiurare che il “fai-da-te” rischi di generare il caos, il Direttivo della Sezione Apulo-Lucana della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) è intervenuto con una posizione chiara circa la necessità che i Dipartimenti di Prevenzione riprendano la regia dell’accesso ai test diagnostici per SARS-COV-2. Da Presidente della sezione Apulo-Lucana della SItI sono, quindi, ben felice di condividere sul mio domenicale tale posizione.
La SItI: i Dipartimenti di Prevenzione riprendano la regia dell’accesso ai test diagnostici per SARS-COV-2, il “fai-da-te” rischia di generare il caos
In Puglia sono stati eseguiti, dal 26 dicembre 2021 al 3 gennaio 2022, 386.152 tamponi naso-faringei per ricerca di SARS-COV-2, con una media giornaliera di oltre 64.000 accertamenti ed un picco nella giornata del 31 dicembre 2021, quando sono stati registrati 104.288 test. Il “picco festivo” fa presagire che molti test non siano stati eseguiti per finalità di sanità pubblica, ma che l’esame sia stato richiesto come una sorta di “patentino di immunità” per poter partecipare a cene e feste. Questa modalità di accesso “fai da te” al testing per SARS-COV-2 non è idonea a perseguire obiettivi di sanità pubblica di contenimento dell’epidemia. Innanzitutto, il numero di risorse umane e materiali impiegate in queste diagnosi è enorme e distoglie le stesse da altre attività di rilievo per la sanità pubblica (le vaccinazioni ad esempio, ovvero la dispensazione di farmaci nel caso delle farmacie private). In nessuna misura, la circostanza per la quale una parte consistente dei test sia stata eseguita con pagamento diretto da parte dell’utente può giustificare una così massiva distrazione di risorse sanitarie. Nell’attuale scenario, la Sanità Pubblica rischia di perdere il ruolo di regista delle azioni di prevenzione e ridursi ad una istituzione che insegue logiche personalistiche: ognuno fa il tampone come e quando crede e poi i Dipartimenti di Prevenzione dovranno tentare affannosamente di riprendere il bandolo della matassa, inseguendo casi e contatti. Questo testing allargato e senza regole rischia di essere un fattore di amplificazione dell’epidemia, sottraendo risorse ad azioni di provata efficacia come la campagna vaccinale e la sorveglianza di sottogruppi a rischio, come i soggetti con condizioni di fragilità.
La SItI Apulo-Lucana chiede al Governo Regionale un intervento immediato sui seguenti punti:
· Il sistema di accesso ai test per SARS-COV-2 deve essere ricondotto ad un unico meccanismo integrato, in cui siano compresi soggetti pubblici e privati, che eroghino il test tutti con gli stessi criteri di priorità
· Nella calendarizzazione dei test per SARS-COV-2, siano seguiti i seguenti criteri di prioritizzazione:
o Soggetti sintomatici con fattori di rischio per complicanze di COVID
o Soggetti sintomatici senza fattori di rischio
o Contatti di casi confermati con fattori di rischio per complicanze di COVID
o Indagini di cluster in setting a rischio
o Accertamento guarigione
L’erogazione dei tamponi ad altre categorie di soggetti, presso laboratori pubblici, privati e farmacie, dovrà avvenire solo qualora siano soddisfatte le esigenze derivanti dalle sopra-richiamate categorie.
· I Dipartimenti di Prevenzione, con il supporto dei medici di medicina generale, devono avere il ruolo centrale nella definizione delle liste di lavoro, tenendo presente le priorità sopra elencate e utilizzando tutta la rete diagnostica
· In questo momento di crisi, l’erogazione di test con pagamento diretto dell’utente dovrà avvenire solo dopo che tutti gli esami richiesti per esigenze di Sanità Pubblica siano stati adeguatamente calendarizzati
Bari, 5 gennaio 2022
Il Consiglio Direttivo della Sezione Apulo-Lucana della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica
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