IL MATTINO
Forever
15.08.2021 - 04:39
Se il lungo e impercettibile orizzonte temporale di comparsa di questi tre problemi ha anestetizzato una pronta risposta in termini di contrasto, solo una visione unitaria ed emergenziale può aiutare nell’indirizzare una efficace azione di prevenzione, se non altro per non finire come la “rana bollita”?
“Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.”. *
Tre dei maggiori problemi che affrontiamo nel ventunesimo secolo sono: il peso di malattie croniche e costose, come il diabete e l'ipertensione; le conseguenze del cambiamento climatico e del degrado delle risorse naturali e le enormi disuguaglianze economiche e sociali che esistono tra le nazioni e all'interno delle stesse. Tutti e tre sono direttamente collegati al cibo che mangiamo. I nostri sistemi alimentari sono una meraviglia del mondo moderno. Forniscono in modo efficiente a quasi otto miliardi di persone cibo sufficiente per sopravvivere. I decessi annuali per carestia sono scesi al di sotto del milione per la prima volta negli anni 2010 e la prevalenza della denutrizione è diminuita a livello globale, sebbene più lentamente negli ultimi decenni. [1]
Oggi, molte (ma non tutte) le persone nel mondo hanno a disposizione cibo in quantità, varietà e qualità senza precedenti. Tuttavia, gli alimenti che mangiamo contribuiscono anche a problemi di salute sempre più comuni e gravosi. [2] Sebbene i tassi di fame siano diminuiti negli ultimi 25 anni, molte persone affrontano ancora l’insicurezza alimentare, non sapendo quando e da dove verrà il loro prossimo pasto. Molte donne e bambini lottano ancora contro la malnutrizione e l'obesità è in aumento ovunque. Più di 690 milioni di persone vanno ancora a letto affamate ogni sera. [3] Più di 2 miliardi di persone soffrono di obesità, compresi 40 milioni di bambini di età inferiore ai 5,5 anni. [4] Più del 20% dei bambini in tutto il mondo, la gran parte in Paesi a basso e medio reddito, sono "rachitici", troppo bassi per la loro età, a causa della mancanza di alimenti nutrienti. Allo stesso tempo, i tassi crescenti di obesità in tutto il mondo sono associati a un aumento delle malattie croniche non trasmissibili - come il diabete, le malattie cardiache e il cancro - che sono costose, debilitanti e mortali e stanno travolgendo i nostri sistemi sanitari.
Senza significativi cambiamenti nella dieta, la salute umana diminuirà ulteriormente a causa del crescente numero di queste malattie non trasmissibili legate all'alimentazione, peggioreranno gli effetti dei cambiamenti climatici e aumenteranno le disuguaglianze sociali ed economiche. Prima che non sia troppo tardi per “la rana” sarà bene dare spazio alla prevenzione perchè il fuoco sotto la pentola venga spento?
Note
* La “rana bollita”, una metafora del nostro tempo, https://www.tecnicadellascuola.it/
Bibliografia
1 . Alex de Waal, Mass Starvation: The History and Future of Famine (n.p.: John Wiley & Sons, 2017).
2. Derek Byerlee and Jessica Fanzo, “The SDG of Zero Hunger 75 Years On: Turning Full Circle on Agriculture and Nutrition,” Global Food Security 21 (June 2019): 52–59.
3. Food and Agriculture Organization et al., The State of Food Security and Nutrition in the World 2020: Transforming Food Systems for Affordable Healthy Diets (Rome: Food and Agriculture Organization, 2020).
4. Food and Agriculture Organization, State of Food Insecurity.
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