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Quando si dice avere una bella botta di "C": la vitamina che fa "miracoli"

La Vitamina C è un “must”, come si dice in inglese. Ovvero è qualcosa che tutti dobbiamo assumere, non foss’altro perchè il nostro corpo non riesce a sintetizzarla.

Quando si dice avere una bella botta di "C": la vitamina che fa "miracoli"

Ma qual è la fonte migliore di vitamina C per restare in salute, prevenire le malattie ed è a basso costo? 

La Vitamina C, sappiamo tutti, è un “must”, come si dice in inglese. Ovvero è qualcosa che tutti dobbiamo assumere, non foss’altro perchè il nostro corpo non riesce a sintetizzarla. Però da vitamina “essenziale” a ingurgitare pillole di vitamina C passa una differenza abissale. Eppure è quello che si voleva far credere da parte del “bufalificio” a milioni di persone durante le fasi più dure dell’epidemia COVID-19, quasi fosse un repellente toccasana in grado di tenere lontano il coronavirus, come fa l’aglio con il vampiro. Ebbene, se si va a vedere il picco di ricerche per la Vitamina C su Google si noterà che questo si è verificato nella settimana 8-14 marzo 2020, in piena epidemia COVID-19*, e ciò è comprensibile, visto il ruolo dei social nell’amplificare i presunti benefici di tale vitamina nel “rinforzare” il sistema immunitario. Eppure, solo qualche settimana prima, su “Science Translational Medicine” [1], venivano pubblicati i risultati di uno studio italiano i quali mostravano come la vitamina C fosse in grado di ritardare, in alcuni modelli di cancro, la crescita tumorale “solo se il sistema immunitario è veramente efficiente, mentre se non lo è la vitamina non è in grado di risvegliarlo”**

Lasciando da parte la discussione sul ruolo della vitamina C nell’attivare il sistema immunitario, cerchiamo ora di indagare se gli alimenti ne contengano abbastanza da soddisfare le nostre esigenze fisiologiche oppure è necessario assumerla con gli integratori. E su questa strada ci imbattiamo nelle ricerche del professor Rui Hai Liu, così come raccontate nel bel libro “Whole” scritto da Colin Campbell.***  Però, prima di incontrare il professor Rui Hai Liu, è necessario precisare che la Vitamina C, quando è assunta mediante integratore alimentare, principalmente per la sua attività antiossidante, a causa del dosaggio proposto presenta qualche controindicazione. Infatti, quando la dose è elevata (pari o superiore a 500 milligrammi), così come veniva malamente consigliata durante la pandemia, la vitamina C ha un effetto pro-ossidante, cioè agisce esattamente al contrario di quanto desiderato. [2-3] Fatta questa precisazione, incontriamo ora il professor Rui Hai Liu e la sua equipe della Cornell University (USA), i quali in un importante lavoro, i cui risultati furono pubblicati sulla rivista scientifica “Nature”, trovarono che in 100 g di mela fresca vi è un’attività antiossidante pari a 1.500 mg di vitamina C.  Quindi, 100 grammi di mela hanno il triplo di attività antiossidante attribuibile alla vitamina C, vale a dire il triplo di quella presente in un integratore alimentare, che ne ha 500 mg. Ma le sorprese non terminarono qui. Infatti, quando Rui Hai Liu e collaboratori andarono ad analizzare quanta vitamina C fosse presente in 100 grammi di mela ne trovarono appena 5,7 mg. Questo significa che il potere antiossidante attribuibile alla vitamina C in 100 grammi di mela è pari a 263 volte di quella contenuta in 3 compresse di un integratore. 

Ricapitoliamo: in 100 grammi di mela l’attività antiossidante è quella di 1.500 mg di vitamina C, pari a tre compresse di un integratore; tuttavia, la quantità totale di vitamina C in 100 grammi di mela è solo di 5,7 milligrammi. Inoltre, mentre 1.500 milligrammi di vitamina C assunti con integratore alimentare hanno un effetto pro-ossidante e negativo per la salute, 100 grammi di mela, invece, conservano un elevato effetto antiossidante, con grande beneficio per il nostro organismo. Come può accadere che 5,7 milligrammi di Vitamina C in 100 grammi di mela possano dare un potere pari a 1.500 milligrammi della stessa vitamina C sarà l’argomento dell’articolo di domenica prossima. 

Note

* Google trends (https://trends.google.it/trends/)

** AIRC-FIRC. Vitamina C, un possibile supporto all'immunoterapia. Fondamentale, giugno 2020.

*** T. Colin Campbell. Whole - Vegetale e Integrale. Ripensare la scienza della nutrizione. Macro Edizioni, settembre 2014.

Bibliografia

1 . Magrì A, Germano G, Lorenzato A, et al. High-dose vitamin C enhances cancer immunotherapy. Sci Transl Med. 2020;12(532):eaay8707. doi:10.1126/scitranslmed.aay8707

2 . Podmore ID, Griffiths HR, Herbert KE, Mistry N, Mistry P, Lunec J. Vitamin C exhibits pro-oxidant properties. Nature. 1998;392(6676):559. doi:10.1038/33308.

3 . Herbert V, Shaw S, Jayatilleke E. Vitamin Cdriven free radical generation from iron. J Nutr 1996;126:1213S–1220S.

4 . Eberhardt MV, Lee CY, Liu RH. Antioxidant activity of fresh apples. Nature. 2000;405(6789):903-904. doi:10.1038/35016151

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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