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Un cetriolo è per sempre (da prendere spesso e volentieri)

In questa calda estate niente è più ricercato del refrigerio. Il cetriolo, avendo una temperatura interna di circa 11 °C più bassa di quella esterna, può offrire una sensazione di fresco.

Un cetriolo è per sempre (da prendere spesso e volentieri)

Oltre a questa piacevole percezione, quali sono i benefici nutrizionali? Sulla base delle evidenze, il consumo di cetrioli quali effetti ha sulla salute?

“Fresco come il cetriolo” è la fedele metafora di questo ortaggio per l’avere la temperatura interna di 11 °C più fresca di quella esterna. Sarà per questa sua particolare caratteristica che il cetriolo è apprezzato dall’uomo da oltre quattromila anni, così come riportato in diversi testi. La Bibbia, ad esempio, dedica a tali ortaggi due citazioni. La prima dal libro di Isaia, l’altra da quello dei Numeri:  ...Come in una tenda in un campo di cetrioli è rimasta sola la figlia di Sion*, “...Ci ricordiamo dei cetrioli che mangiavamo in Egitto gratuitamente”, si lamentava il popolo di Israele nel deserto appena liberato dalla schiavitù**. Infatti, era popolare presso gli Egizi la bevanda rinfrescante di cetriolo fermentato. Pitagora (575-495 aC), matematico e filosofo greco, amava consumare d’estate un'insalata di cetrioli con vinaigrette di cetriolini e uva.  E l'imperatore romano Tiberio - racconta Plinio il Vecchio (23-79 d.C.) nella Naturalis Historia - faceva coltivare i cetrioli in carrelli mobili. Delle vere e proprie serre semoventi, le quali venivano esposte al sole, nelle belle giornate, e trasferite sotto le tettoie, in quelle piovose. Una tecnologia che assicurava all’imperatore di mangiare cetrioli durante tutto l’anno. Ancora oggi è famosa la ricetta di Tiberio dedicata al cetriolo***

Quella dei cetrioli è la quarta coltivazione più ampia. Nel 2010 la produzione di cetrioli a livello mondiale è stata di 57,5 ​​milioni di tonnellate, ed è la Cina il paese con la maggiore produzione ed esportazione (40,7 milioni di tonnellate). Tra le 30 specie di Cucumis (nome latino del cetriolo), il C. sativus è quella a più elevato valore economico [1-2]. Il cetriolo è generalmente consumato fresco in insalata o fermentato (sottaceti) oppure cotto [3]. Le presunte proprietà terapeutiche del cetriolo sono state descritte sin dai tempi antichi. E le diverse parti della pianta (il frutto ed i semi) sono state utilizzate a fini terapeutici. Frutti e semi del cetriolo hanno un importante valore nella medicina indiana, in particolare nella Ayurveda, perché si ritiene che contengano minerali e diversi nutrienti utili per la gestione dell'invecchiamento [4-5]. Per lo stesso motivo, sono ampiamente utilizzati per vari problemi cutanei, tra cui il gonfiore sotto gli occhi e le scottature.  Si suppone, inoltre, che possano alleviare il prurito per la loro proprietà rinfrescante ed emolliente [6].  Nella medicina popolare cinese le foglie, gli steli e le radici sono generalmente utilizzati come presidi anti-diarrea, disintossicanti e anti-gonorrea [7]. 

Nonostante l'ampio uso del cetriolo nella medicina popolare, pochi studi sono stati riportati nella letteratura scientifica circa la sua composizione chimica e la possibile attività terapeutica [8] e pochissimi sono i lavori relativi alle attività farmacologiche. Vediamo ora alcuni di questi lavori. Le cucurbitacine, glucosidi triterpenici tetraciclici, abbondanti nel cetriolo  hanno mostrato in vitro di promuovere la citotossicità e l'attività anti-cancro [9].  Melo ed altri, (2006) hanno riportato i contenuti polifenolici nel cetriolo. Questi Autori hanno trovato che i composti fenolici totali, i flavonoli e le proantocianidine erano nell'estratto del cetriolo rispettivamente pari a 9,05±0,83, 2,06±0,09 e 55,66±1,52 mg/100 g. Altri Autori hanno appurato che l'estratto di cetriolo conteneva anche alte concentrazioni di acido ascorbico (1,49±0,85 mg/100 g) [10]. Sotiroudis ed Altri (2010) hanno stimato il contenuto fenolico degli estratti metanolici di tre tessuti di cetriolo, la buccia, la polpa e il succo, ed hanno trovato che è la polpa ad avere la più alta quantità di fenoli (più del doppio della quantità presente nella buccia e nel succo), mentre il succo aveva la concentrazione più bassa [3]. Questi ricercatori hanno scoperto che la polpa di cetriolo e gli estratti della buccia contengono inoltre un'alta concentrazione di acido lattico (~ 7-8% w/w). Il tessuto pulpare contiene più del 50% (59,9%) di acido lattico, seguito dalla buccia (25,1%) e dal succo (15%), i quali sono utilizzati per i trattamenti di verruche, xerosi e peeling chimico della pelle [11-12]. L’estratto di cetriolo è stato utilizzato come  potenziale agente antirughe nei prodotti cosmetici.  Infatti, ha mostrato di possedere un effetto significativo di scavenging. In vitro, l’attività anti-ialuronidasi e anti-elastasi hanno supportato l’ipotesi di proprietà antirughe di questo ortaggio [Nema NK, Arch Dermatol Res 2011].  Dixit e Kar [13] hanno studiato nel modello animale l'effetto dell’estratto di buccia del cetriolo sul diabete con l’intento di indagare circa il possibile ruolo nel miglioramento del diabete mellito, unitamente alle variazioni dei lipidi sierici e di perossidazione lipidica epatica (LPO). Questi Autori hanno scoperto che, in animali da laboratorio, 500 mg/kg/die per 15 giorni inverte l'enzima associato con le diabete [13]. Mentre un altro studio, sempre nel modello animale, ha suggerito che il cetriolo (C. sativus) riduce in modo significativo l'area sotto la curva di tolleranza del glucosio ed il picco iperglicemico [14]. La somministrazione orale di pectina estratta dal frutto di C. sativus alla dose di 5 g/kg di peso corporeo/giorno ha mostrato una significativa azione ipolipemizzante sia negli animali a dieta normo-bilanciata che in quelli a dieta ricca in colesterolo [15]. Altre possibili indicazioni comprendono di tutto e di più. Ripetiamo: non ci sono studi sull’uomo ed è difficile trasporre i risultati di quelli condotti su modello animale. Anche se i nutrienti del cetriolo - a parte il costituente maggiore che è l’acqua - sono molteplici e alcuni di essi possono in teoria esplicare effetti positivi per la salute, sono necessari almeno degli studi pilota per poter avanzare delle ipotesi da indagare, ad esempio con i clinical trials. Senza di questi, al pari di Tiberio e Pitagora, godiamoci il fresco dei cetrioli in questa calda estate, nella speranza che un giorno qualche giovane ricercatore possa riuscire a trovare anche dei validi effetti terapeutici. Sarà per noi l’occasione di ritornare sull’argomento.

Note

*  È rimasta sola la figlia di Sion, come una capanna in una vigna, come una tenda in un campo di cetrioli, come una città assediata (Isaia 1: 8).

** Ci ricordiamo dei pesci che mangiavamo in Egitto gratuitamente, dei cocomeri, dei meloni, dei porri, delle cipolle e dell'aglio. (Numeri 11: 5)

*** Ricetta dell’imperatore Tiberio
Ingredienti

Cetrioli - pecorino - olive - prezzemolo - aglio - succo di limone - olio evo - pepe - sale
Preparazione
Spuntate e sbucciate dei cetrioli, affattateli a forma di rotella e disponeteli sul colapasta spolverato di sale.
Schiacciate dell'aglio, raccogliete polpa e liquido in una tazza e preparateci una salsa, amalgamando bene con: succo di limone, sale, pepe e olio d'oliva.
Fate delle fette sottili di pecorino abbucciato, prendete delle olive snocciolate divise a metà e del prezzemolo tritato. Sopra un piatto da portata disponete a strati: le fette di cetriolo (sciacquate e asciugate bene), il formaggio e la salsa. Sull'ultimo strato distribuite le olive ed il prezzemolo. Se volete potete aggiungere un filo d'olio e una macinata di pepe (da http://www.taccuinistorici.it/).

Bibliografia.

1 . Peter KV, Abraham Z. Biodiversity in horticultural crops. New Delhi: Daya publishing house; 2007.

2 . Kapoor LD. CRC handbook of Ayurvedic medicinal plants. Florida: CRC Press LLC; 1990.

3 . Sotiroudis G, Melliou Sotiroudis E, Chinou I. Chemical analysis, antioxidant and antimicrobial activity of three Greek cucumber (Cucumis sativus) cultivars. J Food Biochem 2010;34:61-78.

4 . Mukherjee PK, Maity N, Nema NK, Sarkar BK. Bioactive compounds from natural resources against skin aging. Phytomedicine 2011;19:64-73.

5 . Anonymous. Ayurvedic Pharmacopoeia of India, The Controller of Publication. New Delhi: National Institute of Science Communication and Information Resources (NISCAIR); 2001.

6 . Franco P, Vittorio S, Robert A. Plants in cosmetics. Press-Council of Europe; 2002.

7 . Chuyaku-Daijiten. Shanghai Technology. Tokyo: Shogakukan Press; 1985. 

8 . Aburjai T, Natsheh FM. Plants used in cosmetics. Phytother Res 2003;17:987–1000.

9 . Guha J, Sen SP. The cucurbitacins: a review plant. Biochemistry 1975;2:12-28.

10 . Melo EDA, Lima VLAG, Maciel MIS, Caetano ACS, Leal FLL. Polyphenol, ascorbic acid and total carotenoid contents in common fruits and vegetables. Braz J Food Technol 2006;9:89-94.

11 . Wehr R, Krochmal ML, Bagatelle F, Ragsdale WA. Controlled two-centre study of lactate 12% lotion and a petrolatum-based cream in patients with xerosis. Cutis 1986;37:205-7.

12 . Murad H, Shamban AT, Premo PS. The use of glycolic acid as a peeling agent. Dermatol Clin 1995;13:285-307.

13 . Dixit Y, Kar A. Protective role of three vegetable peels in alloxan induced diabetes mellitus in male mice. Plant Foods Hum Nutr 2010;65:284-9.

14 . Roman-Ramos R, Flores-Saenz JL, Alarcon-Aguilar FJ. Anti-hyperglycemic effect of some edible plants. J Ethnopharmacol 1995;48:25-32.

15 . Sudheesh S, Vijayalakshmi NR. Lipid-lowering action of pectin from Cucumis sativus. Food Chem 1999;67:281-6.

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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