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La Capitanata in viaggio per il 2020 ha perso la strada?

Il piano stralcio deliberato dalla Giunta regionale aveva numeri importanti, pari ad € 34.377.320,72. Ora non è raggiungibile neppure il sito web da cui attingere informazioni certe. Ovviamente non è raggiungibile nemmeno dai link ufficiali di Regione e Comune di Foggia

La  Capitanata in viaggio per il 2020 ha perso la strada?

Che fine ha fatto la pianificazione strategica territoriale di Area Vasta “Capitanata 2020”?  Le risorse pubbliche come sono state investite? Il Piano è stato portato a compimento? Il sistema di governance è vigente? Le parole chiave erano “Innovare” e “Connettere”. Due parole per rappresentare l’idea della visione strategica del territorio. Se si cerca il sito www.capitanata2020.eu, da cui attingere informazioni certe, beh.. non è più on line, il servizio risulta sospeso. Ovviamente non è raggiungibile nemmeno dai link ufficiali di Regione e Comune di Foggia. Eppure, come descritto dal modello di governance è proprio il sito il riferimento accreditato per trovare informazioni e acquisire documentazioni. Come mai non è più funzionante? Possibile che oggi non si possa ricostruire l’intero percorso svolto, o ancora da svolgere, dall’Area Vasta? Ma tant’è! Il piano stralcio deliberato dalla Giunta regionale aveva numeri importanti, pari ad € 34.377.320,72. I progetti da realizzare facevano riferimento, definiamoli così, a cinque macro temi: reti e mobilità; produzione e servizi; ambiente; città e solidarietà; governance e processi. Per calarci un po’ più nello specifico: il progetto pilota innovativo del treno-tram (di cui abbiamo un corposo studio di fattibilità pubblicato nel 2009), per la realizzazione di un sistema integrato per la logistica leggera e pesante (poli di Incoronata, San Severo, Cerignola e Manfredonia) ed il progetto treno-tram che collega Foggia-Manfredonia (per circa 7 milioni di €), quest’ultimo inserito nel piano attuativo del Piano regionale dei trasporti; i piani di sviluppo industriale delle zone Asi di Foggia e San Severo-Apricena (per circa 4,7 milioni di €); la riqualificazione del porto di Vieste ed il completamento di porti turistici (per oltre 2,2 milioni di €); l’efficientamento di alcuni edifici pubblici, tra cui molte scuole (per circa 5,7 milioni di €); 5 milioni di €, invece, erano destinati ad alcuni interventi per ridurre o annullare il rischio idraulico (per la zona Asi di Foggia per 3,5 milioni di €, per il torrente Ulse di Peschici € 500.000 ed 1 milione di € per la sistemazione della falesia a Tor di Lupo, Mattinata); per la questione rischio idraulico della zona Asi, il Comune di Foggia ha avanzato qualche giorno fa la richiesta di € 5 milioni, da inserire nel piano nazionale 2015-2020; 1,7 milioni di € per l’informatizzazione degli uffici degli enti locali; circa 5,1 milioni di € per il restauro della Cattedrale di Foggia, per il completamento del restauro delle fosse granarie di Cerignola (che ottiene oggi anche un ulteriore finanziamento regionale di € 1 milione sullo stesso sito), del castello di Torremaggiore (che ottiene oggi un ulteriore finanziamento regionale per circa € 680.000 per il recupero del fossato) e della grotta Paglicci di Rignano ed, infine, € 3 milioni per la rivitalizzazione dei centri storici del Parco Nazionale del Gargano. La riorganizzazione logica del vastissimo Parco progetti di Capitanata 2020, una banca delle idee, disegna traiettorie di sviluppo che, per dirla con concretezza, appaiono ben lontane dal poter essere realizzate, sicuramente perché la dote di finanziamenti non è certo poca cosa, anzi. Inoltre, quei progetti o almeno alcuni di loro, dovrebbero essere attualizzati, non solo negli importi ma anche nell’ottica delle ricadute di efficacia sul territorio dell’Area Vasta. Tra l'altro alcuni interventi, previsti dal piano stralcio, sono  tra le priorità nel protocollo d'intesa sottoscritto venerdì scorso tra Confindustria e Cgil, Cisl, Uil. Intanto, su open coesione, in merito agli investimenti per reti e mobilità (aggiornamento al 30 giugno) risulta che a fronte di un finanziamento di oltre € 4,1 milioni e' stato liquidato solo il 68% delle risorse. I tempi previsti per il completamento delle opere era fissato al 2013. Ma il 31 dicembre di quest'anno è il termine ultimo di ammissibilità della spesa rendicontabile alla Commissione, tranne brevi proroghe.

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Daniela Eronia

Daniela Eronia

Di me hanno detto che sono stata una giornalista molto scomoda, poi un'imprenditrice troppo intraprendente. È così: quando una donna si dedica con passione alla città che ama, per renderla migliore, finisce con il creare inquietudini. Per aggiungerne qualcuna in più, torno a scrivere, nel solito mondo. A volte sarà irriverente, altre dissacrante. Sicuramente "controverso". Comunque, se vi fa piacere deciderete voi.

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