Cerca

PD, il segretario provinciale me lo scelgo io

PD, il segretario provinciale me lo scelgo io
Poniamo che io sia un iscritto al Pd, a cui mi sono appena tesserato: ha senso oggi recarmi a votare nel mio circolo di appartenenza e contribuire utilmente all'elezione del segretario cittadino e, quindi, di quello provinciale? Dieci giorni fa ero assolutamente certo dell'importanza del mio voto. Poi, tre giorni fa, la mattina del 24 ottobre, il parlamentare foggiano, renziano, Ivan  Scalfarotto mi informa, sulla base di una delibera della Commissione nazionale di garanzia del partito, «che il segretario provinciale è eletto dai delegati e non direttamente dagli iscritti»; deduco, quindi, che il mio voto è utile, ma non indispensabile. Lo stesso giorno, il responsabile nazionale dell'Organizzazione del partito, on. Davide Zoggia, smentisce Scalfarotto e fa sapere, sostanzialmente, che è dichiarato eletto il candidato che raccoglie la maggioranza dei voti tra gli iscritti; quindi il mio voto ridiventa prezioso. Ieri sera, il presidente della direzione provinciale del Pd di Capitanata, Aldo Ragni, riferisce di un chiarimento venuto dal Presidente della Commissione Nazionale di Garanzia, on. Luigi Berlinguer, alla Commissione nazionale e regionale per il congresso e alla Commissione regionale di garanzia, secondo cui «è dichiarato eletto (segretario provinciale, nda) il candidato che raccoglie la maggioranza dei delegati all'assemblea provinciale eletti nei singoli congressi di circolo». «Sono soddisfatto - commenta Ragni -, perché questo è l'unico modo per evitare che un pur legittimo boom di iscritti in un circolo condizioni l'elezione del segretario provinciale». Non ci capisco più nulla! Insomma, ha senso oppure no la tessera che ho fatto al partito, il mio voto è determinante o no per l'elezione del segretario provinciale? Boh. Che faccio: vado a votare o no? Scusa, mi chiedo, ma che dice lo Statuto del PD? Ecco qua, articolo 46 (Congressi provinciali e di circolo). Comma 3: «Le Norme attuative stabiliscono il numero complessivo di delegati all’Assemblea provinciale da ripartire tra i circoli, per il 50% in base al numero degli iscritti e per il restante 50% in base ai voti riportati dal PD nelle ultime elezioni politiche nell’ambito territoriale di competenza del circolo». E fin qui Ragni, sponsor del candidato alla segreteria provinciale del mio partito Michelangelo Lombardi, ha ragione nel sostenere che «I delegati al congresso saranno 200 e la metà è stata assegnata sulla base del numero di tesserati del 2011 e del 2012 e l'altra metà sulla base dei voti ottenuti alle politiche. A Foggia, per fare un esempio, sono stati attribuiti 39 delegati; a Manfredonia 18; a San Severo 16; ad Apricena 10 ed a Lucera e San Giovanni Rotondo 7; solo per riportare i dati dei centri più grandi che votano nella giornata di oggi». Se la lettura dell'articolo 46 dello Statuto dovesse essere solo questa, il numero delle tessere e dei votanti - quindi, anche il mio - è molto relativo perché il segretario provinciale viene eletto da un numero già stabilito di delegati, che ovviamente i candidati dovranno conquistarsi con il voto. Aspetta, però, perché lo stesso comma 3 dell'articolo 46 dello Statuto prosegue con un passaggio interessante: «Terminati i Congressi di circolo, il riequilibrio proporzionale, al quale accedono le liste che hanno raggiunto almeno il cinque per cento dei voti validi su base provinciale, deve garantire la piena proporzionalità dei delegati eletti da ciascuna di queste liste con il rispettivo numero di voti validi riportati. Tale riequilibrio avviene assumendo come riferimento la lista che ha ottenuto lo scarto positivo più alto tra la percentuale di delegati eletti nei circoli e la percentuale di voti validi riportati. A tale lista non viene attribuito nessun ulteriore delegato, mentre il numero di delegati delle altre liste viene proporzionato a quello della prima, individuando i delegati da recuperare per ciascuna lista con il metodo dei resti più alti percentuali nei singoli circoli. Il numero complessivo di delegati all’Assemblea provinciale può essere perciò determinato solo al termine del riequilibrio, in modo da assicurare a ogni lista che abbia raggiunto almeno il cinque per cento dei voti validi un numero di delegati direttamente proporzionale ai voti ottenuti». Oh, ora mi è chiaro: è vero che i delegati sono quelli assegnati fifty-fifty, in base al numero dei tesserati 2011/2012 e ai voti ottenuti alle scorse elezioni politiche; ma, in ragione anche dell'attribuzione dei resti dei voti, il numero dei delegati viene determinato, come dice lo Statuto, «proporzionalmente ai voti ottenuti». Cioè, tra Michelangelo Lombardi e Raffaele Piemontese, vince chi prende più voti nei circoli, perché così ottiene un maggior numero di delegati per essere eletto all'assemblea provinciale del partito. Grazie Scalfarotto, Zoggia, Berlinguer per aver tentato di confondermi le idee, altrimenti non avrei mai approfondito lo Statuto del mio partito che tiene alla mia partecipazione ai congressi, perché mi fa capire che io non sono un numero: non ho buttato inutilmente 15 euro per la tessera e, soprattutto, il mio voto è prezioso; perciò, alla faccia di coloro che tentano di dire il contrario per creare confusione, a votare oggi ci vado e il segretario provinciale me lo scelgo io. Peccato che a un giornalista serio sia deontologicamente vietato avere una qualsiasi tessera di partito.

 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

Antonio Blasotta

Antonio Blasotta

Alla passione per la scrittura e la comunicazione ho dedicato il mio tempo, senza mai risparmiarmi. Così, da quando avevo 15 anni, ho scritto per diversi giornali (Puglia, La Gazzetta del Mezzogiorno, il Roma), ho diretto la prima tv di Foggia, Teleradioerre; ed ho finito con il fondare la Casa Editrice "Il Castello", che, oltre ad editare diversi libri, pubblica "Il Mattino di Foggia". Divido la mia vita tra la passione editoriale e quella per la formazione relazionale e direzionale, essendo Master Trainer con licenza USA di PNL.

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione