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SOSTIENE AMILCARE

Ci risiamo! Allora è proprio così difficile nascere!

Ci risiamo! Allora è proprio così difficile nascere!
Statisticamente è rilevato che l'Italia, è il Paese con il maggior numero di bambini nati  sani, eppure la Relazione conclusiva della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari evidenzia che in un caso giudiziario su cinque riguarda proprio le sale parto. Sui 570 casi di presunta  malasanità  accertati dalla commissione dal 2009 al 2012 ben 104 si sono verificati durante il parto, con una metà dei casi concentrati in Calabria e Sicilia. Tra le cause, spiega la relazione, ci sono le troppe strutture, soprattutto nel Mezzogiorno, dove si fanno pochissimi interventi l'anno. La terapia intensiva neo-natale è presente solo nel 15% dei casi, la doppia guardia medica durante le 24 ore è conosciuta solo dal 40% delle strutture e poche sono in grado di fronteggiare le gravidanze a rischio. E poi a far aumentare i pericoli per la donna e il bambino c'è il boom dei cesarei, concentrati soprattutto in Campania, nelle case di cura private e nei centri più piccoli. Questo il quadro generale, si salvano al sud poche isole felici, tra cui Bari e Lecce .

Il vero problema , secondo me, è quello della mancanza di organizzazione, comunicazione, e formazione. Andiamo con ordine: mancanza di organizzazione, vuol dire che spesso in tessuti sociali complessi vi sono strutture ospedaliere inadeguate, per carenza di personale, che sottopone  tutti gli operatori ad un super lavoro, con notevole accumulo di stress e di ore e giornate lavorative  da recuperare. Inevitabile il malcontento che spesso, sfocia in comportamenti censurabili nei confronti delle pazienti che non hanno nessuna colpa. Inoltre  una routine complessa disorganizzata, porta inevitabilmente all'errore. Va riconosciuto il lavoro nei reparti di pronto intervento come " lavoro usurante"  se qualcuno non ci crede provi a fare da osservatore, nei pronto soccorso o, nelle sale da parto, nelle chirurgie di urgenza,  nelle unità coronariche,  i soldi mal spesi per compiacere questo o quello, andrebbero destinati alla gestione del personale, che non solo non è adeguato numericamente,ma se non si aggiorna a spese proprie, non riceve dalla struttura alcun fattivo  aiuto.

Infine la comunicazione, che non è solo il celebrarsi, su manifesti e siti web, ma una vera propria scienza sociale, che nella sanità è diventata indispensabile.

Comunicare in maniera corretta significa ridurre i contenziosi legali di oltre il 50%. Tra le cose da insegnare ai medici vi è l' ammissione dell'errore. Non ancora è chiaro, che solo così si ridà prestigio ad una professione che espone a successi , ma anche a mortificazioni, a volte eccessive. Ci si accanisce contro l errore del medico, sempre  e spesso senza motivo. Ammettere di aver  sbagliato non significa ammettere di essere inidonei, ma ,al contrario molto, molto professionali.

Fulvio Gherli, importante medico bolognese del settecento ha scritto: "L’avvocato non sempre convince, né il medico può sempre far guarire." Saggio non vi pare?

 

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Amilcare Spinapolice

Amilcare Spinapolice
I più mi conoscono come un affermato ginecologo, ma l'essere uno scrittore mi aiuta tantissimo a rendere facili argomenti professionali anche molto difficili: sarà dovuto anche al mio sconfinato interesse per la comunicazione?

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