IL MATTINO
L'operazione
14.03.2024 - 12:46
Sequestrati anche 5 milioni di euro nell'operazione che, tra i 20 arrestati, vede coinvolto anche il poliziotto Alessandro Ardone, l'ex funzionario dell'Inps, Celestino Capolongo, attualmente in carica come consigliere comunale PD a Cerignola; Onorato D'amato, consigliere comunale a Poggioimperiale ed ex funzionario prefettizio; il commercialista Michele Pastore, e il responsabile di un Caf, Michele Lasalvia. Secondo gli inquirenti i promotori della frode sono Antonio Da Bellonio (imprendiore agricolo) e Antonio Reddavide.
Venti misure cautelari sono state eseguite dai finanzieri della Compagnia di Cerignola e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Foggia a carico di altrettanti indagati, tra cui imprenditori, professionisti e funzionari pubblici, per le ipotesi di reato di associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento indebito di erogazioni pubbliche, favoreggiamento all'immigrazione clandestina, peculato, riciclaggio, falso in atto pubblico, contraffazione di sigilli e traffico di influenze illecite. Eseguiti anche sequestri per oltre 5 milioni di euro.Due i filoni d'indagine dell'operazione coordinata dalla Procura di Foggia.Il primo ha portato a ricostruire una truffa previdenziale ed assistenziale, con centinaia di falsi braccianti agricoli e sussidi indebitamente percepiti per diversi milioni di euro. Il secondo ha fatto emergere l'ingresso nel territorio nazionale di extracomunitari mediante fittizie assunzioni lavorative.
C'è anche il poliziotto Alessandro Ardone tra le 20 persone arrestate questa mattina dalla Guardia di finanza di Cerignola perché coinvolte in una presunta truffa milionaria su falsi braccianti agricoli scoperta grazie ad indagini partite nel 2021. L'organizzazione si avvaleva di un'articolata rete formata da italiani ed extracomunitari dislocati in Italia e all'estero. Ardone, attualmente in servizio presso la polizia stradale e in precedenza presso il commissariato di polizia di Cerignola, è finito in carcere: risponde di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, falso in atto pubblico e peculato perchè - in due occasioni - avrebbe utilizzato l'auto di servizio per consegnare somme di denaro ai promotori della frode. Secondo gli inquirenti i promotori della frode sono Antonio Da Bellonio (imprendiore agricolo) e Antonio Reddavide. Questi ultimi sono stati arrestati con l'ex funzionario dell'Inps, Celestino Capolongo, attualmente in carica come consigliere comunale PD a Cerignola; Onorato D'amato, consigliere comunale a Poggioimperiale ed ex funzionario prefettizio; il commercialista Michele Pastore, e il responsabile di un Caf, Michele Lasalvia.
Il primo filone d'indagine, coordinato dalla Procura di Foggia e sfociato oggi in 20 misure cautelari eseguite dai carabinieri, ha portato a scoprire un sodalizio criminale, "con struttura piramidale e ripartizione dei ruoli, avente base a Cerignola" (Foggia). Il sodalizio avrebbe perpetrato per anni una frode previdenziale ed assistenziale milionaria.Attraverso quattro società 'fantasma' operanti nel settore agricolo sarebbero stati assunti nel corso del tempo 647 falsi braccianti agricoli per poi richiedere e percepire indebitamente indennità previdenziali ed assistenziali: disoccupazione agricola, assegni nucleo familiare, malattia e maternità per oltre 2 milioni di euro.I finanzieri, a seguito di una segnalazione dell'Inps scaturita da un'ispezione, hanno documentato l'inattendibilità e la non rispondenza al vero delle dichiarazioni rese dai lavoratori, che venivano istruiti su cosa rispondere in caso di controllo.Sono state avviate approfondite indagini che - mediante acquisizioni documentali, attività di osservazione, pedinamento e perquisizioni - hanno permesso di individuare un imprenditore del basso tavoliere ritenuto essere al centro della maxi frode (e destinatario di custodia cautelare in carcere).
Grazie alla collaborazione di un consulente fiscale e del lavoro, destinatario di misura cautelare agli arresti domiciliari, sarebbero state create imprese agricole 'fantasma', esistenti soltanto sulla carta, predisponendo uno schermo documentale per far apparire che tutto fosse in ordine in caso di controllo.Il consulente si sarebbe occupato di tutti gli aspetti della gestione contabile ed amministrativa delle società interessate, dalla predisposizione delle fatture false atte a dimostrarne l'operatività all'invio delle certificazioni uniche lavorative dei falsi braccianti.Una volta definita la fittizia assunzione, i lavoratori-fantasma avrebbero potuto avere accesso ai benefici ed alle indennità assistenziali, perfezionate dal responsabile di un Caf di Cerignola con la continua collaborazione di altro indagato, ritenuto al centro del sodalizio criminale. Il primo è stato destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari, il secondo del provvedimento cautelare che ne ha disposto la custodia in carcere.In caso di difficoltà procedurali o istanze a rischio di rigetto, i responsabili del Caf sarebbero intervenuti grazie alla collaborazione consapevole di un funzionario Inps preposto al pagamento delle indennità, che ne avrebbe velocizzato la procedura ed assicurato la buona riuscita. Il funzionario è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
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