IL MATTINO
L'iniziativa
10.05.2021 - 14:30
Firmatarie le organizzazioni pugliesi di Confindustria, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confartigianato, Confcooperative, Cna, Confesercenti, Claai, Confcommercio, Confapi, Legacoop, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confederazione Produttori Agricoli, Confsal, Cisal, Asstra, Anav, Confimi e le eventuali Associazioni Territoriali aderenti al Protocollo d'intesa. "Aver sottoscritto il protocollo con tutte le categorie produttive pugliesi, di tutti i settori, portera' ciascuna azienda, attraverso i loro medici competenti, ad attuare la vaccinazione dei propri dipendenti".
"Oggi inizia un nuovo capitolo della campagna vaccinale". Lo ha annunciato l'assessore alla Sanita' della Regione Puglia Pier Luigi Lopalco. Questa mattina, infatti, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, alla presenza dell'assessore Lopalco, del direttore del Dipartimento salute Vito Montanaro e del dirigente della Protezione Civile Mario Lerario, ha sottoscritto questa mattina il Protocollo per le vaccinazioni in azienda con le organizzazioni pugliesi di Confindustria, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confartigianato, Confcooperative, Cna, Confesercenti, Claai, Confcommercio, Confapi, Legacoop, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confederazione Produttori Agricoli, Confsal, Cisal, Asstra, Anav, Confimi e le eventuali Associazioni Territoriali aderenti al Protocollo d'intesa. Aver sottoscritto il protocollo con tutte le categorie produttive pugliesi, di tutti i settori, portera' ciascuna azienda, attraverso i loro medici competenti, ad attuare la vaccinazione dei propri dipendenti.
"L'obiettivo, in linea con gli indirizzi del Governo - ha spiegato Emiliano -, e' accelerare cosi' l'immunizzazione di chi e' esposto al rischio, lavorando in ambienti dove ci sono gruppi di persone e quindi assembramenti. Questa cosa consentira' da un lato di accelerare le operazioni di vaccinazione dei piu' giovani e dall'altro di mettere in sicurezza sistemi aziendali per evitare che siano colpiti dalla malattia e quindi che siano messi in condizione di non poter operare. Ovviamente - ha aggiunto il governatore - il sistema delle vaccinazioni aziendali potra' andare a regime solo nel momento in cui avremmo esaurito la vaccinazione di tutte le persone che, per eta' o per fragilita', sono in una situazione di particolare rischio di ospedalizzazione, quando cioe' avremo sostanzialmente vaccinato tutti i fragili e la maggioranza di tutte le persone da sessant'anni in poi". "Non sara' un percorso semplicissimo - ammette Lopalco - ma ce la faremo insieme, anche attraverso la disponibilita' del Dipartimento. Occorrera' uno sforzo organizzativo da parte di tutti, anche per definire insieme i dettagli, e cioe' come distribuire il vaccino, quante dosi e con che ritmo. Dobbiamo capire prima di tutto quanti vaccini avremo nei prossimi mesi. Sara' un work in progress che faremo insieme con pazienza e flessibilita'. La cosa certa - ha concluso Lopalco - e' che, con la firma di questo Protocollo, potremo dare finalmente una svolta per la ripartenza di tutto il settore produttivo, grazie all'impegno di tutte le categorie". Al protocollo di oggi seguira', poi, un protocollo attuativo: "conterra' le linee guida sulla base delle quali strutturare un punto vaccinale all'interno del luogo di lavoro - ha specificato Montanaro -. Ogni punto vaccinale deve rispettare regole igienico-sanitarie che sono ferree dal punto di vista organizzativo ed autorizzativo da parte del Dipartimento di prevenzione territorialmente competente. Non tutte le aziende associate potranno o dovranno attivare un punto vaccinale. Ciascuna potra' sia strutturarlo, sia aderire a quello di un'altra azienda associata. Per tutti i medici e gli operatori sanitari interessati dall'attivita' di vaccinazione sara' tenuto un corso di formazione a distanza della durata di 20 ore, come per gli operatori della sanita' pubblica". Per i costi per la realizzazione e la gestione dei piani aziendali, compresi i costi per la somministrazione, queste saranno "interamente a carico del datore di lavoro, , mentre la fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe/aghi) e la messa a disposizione degli strumenti formative previsti e degli strumenti per la registrazione delle vaccinazioni eseguite, e' a carico dei Servizi Sanitari Regionali territorialmente competenti".
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