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L'operazione

Truffe in agricoltura, arrestato dalla GdF di Foggia pluripregiudicato di San Nicandro Garganico

Per nove anni avrebbero percepito indebitamente erogazioni pubbliche in favore di imprese agricole. Contestualmente, e' stato loro notificato il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni e disponibilita' per un ammontare pari a 130.000 euro.

Per questo motivo i militari della guardia di Finanza di Foggia, su disposizione del Gip del tribunale, hanno eseguito due misure cautelari nei confronti di Pietro Tarantino, pluripregiudicato di San Nicandro Garganico, di 49 anni, ritenuto elemento di spicco della criminalità, e della moglie di 48 anni.

Il gip del Tribunale di Foggia, su richiesta della procura che ha diretto e coordinato le indagini condotte da militari della Guardia di Finanza, ha disposto l'applicazione di misure cautelari personali nei confronti di due coniugi imprenditori agricoli di San Nicandro Garganico, per aver percepito indebitamente e con manovre truffaldine erogazioni pubbliche dal 2009 al 2018. Contestualmente, e' stato loro notificato il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni e disponibilita' per un ammontare pari a 130.000 euro. Si tratta di Pietro Tarantino, pluripregiudicato di 49 anni, elemento di spicco della criminalità rurale e pastorale garganica, posto agli arresti domiciliari, e di sua moglie di 48 anni, interdetta per un anno dall'esercizio di attivita' d'impresa e professionale. Le indagini sono state condotte dai finanzieri della tenenza di San Nicandro Garganico sulla base di una segnalazione del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma e dello Scico (Servizio Centrale Investigazione Criminalita' Organizzata) della Guardia di Finanza.

Le indagini hanno accertato che Pietro Tarantino seppur gravato da precedenti penali che, in base alla normativa antimafia negano qualsiasi erogazione da parte dello Stato, di altri enti pubblici o dell'Unione europea, dal 2009 al 2018 ha indebitamente ottenuto finanziamenti e contributi dall'Agenzia per le erogazioni in agricoltura a titolo di contributo PAC e per l'acquisto di gasolio a favore dell'impresa di cui e' titolare e di quella fittiziamente intestata alla moglie, amministrata dallo stesso pregiudicato. Sono state invece bloccate le erogazioni che il pregiudicato aveva gia' avanzato per entrambe le imprese per il 2019.

Le indagini, in definitiva, hanno consentito di dimostrare come il prevenuto fosse il dominus sia dell’impresa agricola di cui era titolare sia di quella mai operativa, fittiziamente intestata alla moglie consapevole, costituita al solo fine di percepire fraudolentemente ulteriori e maggiori finanziamenti pubblici indebiti. Contributi che l’arrestato non avrebbe potuto percepire dati i precedenti penali e di prevenzione a proprio carico.  Il risultato conseguito conferma il costante presidio esercitato dalla Guardia di Finanza, in perfetta sinergia con l'Autorità Giudiziaria, nell’azione di contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica nazionale e comunitaria, rivolta anche alla repressione dei casi di indebita percezione di finanziamenti e contributi in agricoltura il cui corretto impiego, invece, stimola la crescita del settore produttivo tipico dell’area di capitanata.

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