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Ecco il video della bomba che ha fatto saltare in aria "Il sorriso" a Foggia

Incappucciato, con mascherina anti Coronavirus, così si presentata all'occhio della telecamera di sorveglianza l'uomo che nel primo pomeriggio di ieri ha piazzato l'ennesima bomba alla struttura di accoglienza "Il sorriso di Stefano", di proprieta' dei due manager sanitari i fratelli Cristian e Luca Vigilante.

Gli inquirenti non escludono che possa trattarsi dello stesso attentatore gia' ripreso in occasione della prima intimidazione avvenuta il 16 gennaio scorso sempre ai danni dello stesso centro. Una decina le perquisizioni eseguite ieri sera a Foggia a persone gia' note alle forze di polizia. La pista investigativa piu' accreditata e' quella di stampo mafioso sebbene gli agenti della squadra mobile non escludono altre ipotesi.

I fratelli Vigilante, testimoni in un processo all'esponente di un clan, hanno sempre dichiarato di non aver mai ricevuto alcun tipo di minacce o richieste estorsive. Oltre alla bomba del 16 gennaio, Cristian Vigilante ha subito un primo attentato dinamitardo nella notte tra il 3 ed il 4 gennaio quando una bomba fece saltare in aria la sua automobile parcheggiata per strada vicino alla sua abitazione.

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