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Esclusiva

L'interrogatorio della Boschi sullo scandalo petrolio in Basilicata

Le pressioni per l'emendamento della legge di stabilità che sbloccava le estrazioni a Tempa Rossa? "Probabilmente non loricordo perché non l’ho associato a un interesse particolare del ministro Guidi, che più volte ha insistito per questo emendamento. Evidentemente per me era un’attività normale, quindi non ho posto particolare attenzione", dice l'ex Ministro

Il 4 aprile scorso viene sentita sommarie informazioni Maria Elena Boschi. I pm di Potenza, in trasferta a Roma, hanno cominciato facendo ascoltare la famosa intercettazione del 4 novembre 2014 nella quale la Guidi chiama il suo compagno, l’imprenditore Gianluca Gemelli: "...e poi dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato se... è d’accordo anche Maria Elena... quell’emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte, alle quattro di notte...! Rimetterlo dentro alla legge di stabilità e a questo punto se riusciamo a sbloccare anche Tempa Rossa... ehm... dall’altra parte si muove tutto!". A interrogare la Boschi c'erano il procuratore di Potenza Luigi Gay, il procuratore aggiunto Francesco Basentini, il pm antimafia Laura Triassi, il magistrato della Procura nazionale antimafia Elisabetta Pugliese e il capo della Squadra mobile di Potenza Carlo Pagano. La parte dell'inchiesta sulle presunte pressioni subite dal governo per l'affare Tempa Rossa è finita a Roma. Ora pende richiesta di archiviazione.

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