IL MATTINO
23.03.2014 - 11:45
La storia.
Il 23 marzo 1950 a San Severo uno sciopero diventa rivolta. A sedarla arriva l'esercito con i carri armati. Al termine degli scontri numerosi feriti e una vittima. Vengono arrestate 180 persone per 'insurrezione armata' contro i poteri dello Stato. Sono sottoposte a un lungo processo, che vede loro difensore Lelio Basso. Dopo due anni gli imputati vengono assolti e rilasciati. I loro figli, circa 70 bambini, nel frattempo sono ospitati, "adottati" da famiglie di lavoratori del centro-nord in segno di solidarietà sociale e politica.
Questo episodio è solo un tassello del vasto movimento nazionale che già dal '46 operava in Italia, organizzato dai partiti della sinistra e da organizzazioni femminili come l'UDI. Le famiglie emiliano romagnole, marchigiane e toscane, dei comitati di Solidarietà Democratica, accolsero come figli adottivi i più poveri bambini del Sud, ma anche delle zone martoriate dai bombardamenti o dalle alluvioni. Un'esperienza di massa che portò, nei "treni della felicità", circa 70.000 bambini a vivere l'adozione familiare.
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"I figli della rivolta" è una videopresentazione realizzata da Giovanni Rinaldi. Contiene testi e fotografie raccolti durante la ricerca.
Musiche di Eugenio Bennato, Afro Celt Sound System, Louis Clavis.
In libreria:
Giovanni Rinaldi, "I treni della felicità. Storie di bambini in viaggio tra due Italie", pref. di Miriam Mafai. Ediesse, Roma 2009.
ISBN: 978-88-230-1335-3
Al cinema:
Alessandro Piva (regia)
"Pasta nera. Storie di bambini in viaggio tra due Italie", Prod. Cinecittà Luce - Seminal Film col sostegno di Casa Di Vittorio, 2011.
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