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Il caso

Teleblu chiude o, anzi, no?

Il licenziamento dei dipendenti di Teleblu (Tele C SpA dell’imprenditore Potito Salatto) sta passando sotto silenzio. Stranamente

Teleblu chiude o, anzi, no?

Potito Salatto, editore di Teleblu

Quindi Teleblu chiude? Quindi Foggia e la sua provincia, ma anche tutti i territori coperti dalle frequenze assegnate, dovranno fare a meno di un’autorevole voce nel mondo dell’informazione che per 25 anni ha animato ed a volte anche indirizzato il dibattito sulle questioni più pressanti?

Il licenziamento dei dipendenti di Teleblu (Tele C SpA dell’imprenditore Potito Salatto) sta passando sotto silenzio. Eppure le lettere sono state recapitate a metà giugno. La motivazione appare semplice: soldi non ce ne sono, quindi tutti a casa. Compresi i giornalisti. 

Quel che è strano è che la notizia è ben nota in città, con tutto il chiacchiericcio che l’accompagna. In fin dei conti si parla di tv, di informazione e di tutto quel che gira intorno, a cominciare dalla politica e dai tanti tecnici e giornalisti che negli anni hanno collaborato con l’emittente. Ma al chiacchiericcio non è seguita, comunque, nessuna presa di posizione, né di solidarietà da parte dei colleghi di altre testate, né da parte dei sindacati, né tanto meno da tutti quei soggetti politici e no che in questi anni hanno sempre interloquito con l’azienda. Insomma se ne parla e basta, anzi se ne chiacchiera e basta. Intanto i giorni passano ed i tempi di preavviso dei licenziamenti stanno per arrivare alla scadenza. Quindi, quasi alla spicciolata, la tv si svuoterà. Nessun dipendente.

Quindi Teleblu chiude? Quindi Foggia e la sua provincia, ma anche tutti i territori coperti dalle frequenze assegnate, dovranno fare a meno di un’autorevole voce nel mondo dell’informazione che per 25 anni ha animato ed a volte anche indirizzato il dibattito sulle questioni più pressanti?  Il chiacchiericcio riferisce però che se da un lato ci sono i licenziamenti (collettivi o meno che siano in base alla legge) dall’altro non è detto che l’azienda chiuderà, insomma sarebbero allo studio una serie di soluzioni che, almeno ad ora, non comprenderebbero i dipendenti.

Ma, come ben si sa e come ha sempre sostenuto lo stesso editore Potito Salatto, l’azienda è l’insieme delle risorse professionali che vi lavorano, è la passione – soprattutto in questo settore – per il proprio lavoro, non certo le attrezzature, i ponti di trasmissione.  Teleblu è stata, per anni, il canale di informazione su cui sono rimbalzate le vicende collegate alla sanità privata (ambito di primario interesse per il gruppo imprenditoriale proprietario di Teleblu), il canale su cui si “faceva” politica e si tracciavano politiche,  si assumevano posizioni, si dicevano le cose così come stavano, con uno stile particolare che è poi il vero valore aggiunto del marchio Teleblu. Ma oggi nella calura di fine luglio pare che tutto sia fermo, sospeso.  L’unica cosa certa sono i licenziamenti.

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