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La risposta (indiretta) a Lucio Tarquinio

Landella rompe gli schemi partitici e vara la sua giunta pop

«Tra le ragioni dell'affetto ai partiti e agli amici dei partiti che mi hanno sostenuto e le ragioni del cambiamento che chiede la gente, ho scelto la gente», dice il sindaco.

Landella rompe gli schemi partitici e vara la sua giunta pop

La presentazione della giunta Landella

No alle lottizzazioni e alle spartizioni partitiche nel governo municipale, non all'ingerenza della politica nelle scelte amministrative, si alle ragioni di cambiamento radicale che chiede la gente. Perché «la vera sfida, su cui i partiti dovrebbero riflettere, è quella di assecondare la volontà popolare». Sono i motivi fondamentali che il sindaco di Foggia Franco Landella premette alla logica con cui ha scelto i suoi assessori. Fatta eccezione per Ciccio D'Emilio («l'amico di sempre», sottolinea Landella), la nuova giunta municipale di Foggia (età media 46 anni) presenta volti del tutto nuovi, per la maggior parte sconosciuti, soprattutto agli ambienti politici, ma tutti dotati di competenze professionali interessanti, utili ad affrontare le tantissime problematiche che la città soffre. Insomma, Landella prova ad affrancarsi dai partiti che lo hanno sostenuto in campagna elettorale scegliendo una giunta pop, cioè popolare, vale a dire orientata alla voglia di nuovo e di concreto che si percepisce tra la gente comune. Un triplice salto mortale nel circo della politica, che almeno per ora sembra non offrirgli alcuna rete di protezione.

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