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Elezioni comunali ai nastri di partenza, parla l'ex vicesindaco

Lambresa: «Mi candido per non lasciare le cose a metà con la mia Foggia»

Leo Di Gioia? «Una candidatura costruita a tavolino». Mongelli? «Non ha i numeri, ma gli errori degli altri possono essergli utili»

Lambresa: «Mi candido per non lasciare le cose a metà con la mia Foggia»

Lucia Lambresa

Interessante il giudizio espresso sugli altri possibili candidati sindaci. Ad iniziare dall'attuale sindaco Gianni Mongelli: «Non ha sostegno della coalizione politica con cui pensa di amministrare, ma si gioca la carta perché gli errori degli altri possono tornargli utili». Su Leo Di Gioia, taglia netto: «La sua sarebbe una coalizione costruita a tavolino, che non ha nulla a che fare con la città e i cittadini». Mranda? «Come Di Gioia, non ha una storia politica definita; come Di Gioia è stato eletto nel Pdl e poi transitato altrove, non so cosa sia riuscito a costruire, come Di Gioia, fuori dal partito in cui è stato eletto»

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