Alla vigilia delle elezioni comunali a Foggia nel centrodestra scoppia la mina degli impresentabili in Forza Italia e tra i leghisti

Dario Damiani, il senatore pugliese che ha presentato la listadegli azzurri, a proposito di Sireno dichiara: "Ero ignaro della pendenza del procedimento penale pendete presso il Tribunale di Bari (ossia di un circondario diverso dal suo luogo di residenza) e in presenza di un certificato che non riportava alcuna condanna, ha accolto la candidatura in perfetta buona fede", aggiungendo che Sireno "non è mai stato iscritto al Partito di Forza Italia e la sua candidatura è stata accolta quale indipendente" e la sua "posizione giuridica è da ritenersi incompatibile". "Preciso inoltre - sottolinea Damiani -, che l'avvocato Raffaele Di Mauro, candidato Sindaco della coalizione di centrodestra, è totalmente estraneo alle vicende che hanno portato alla candidatura di Sireno". Per il leghista Marzullo parla il suo avvocato Francesco Paolo Ferragonio, spiegando che "il giudizio penale che vede interessato il Marzullo non è mai stato istruito, quindi non si sono mai accertati i fatti contestati allo stesso, e il processo verrà definito con sentenza favorevole, rimandata all’udienza dell’08.02.2024. In considerazione di tanto l’impresentabilità comminata dalla Commissione Antimafia in danno del Marzullo è assolutamente fuorviante e per niente attenta agli sviluppi del giudizio penale preso in considerazione"