«Il messaggio finale che intendiamo dare è proprio quello di sensibilizzare i nosri concittadini ad aprire gli occhi e a riaccendere le idee. Ci siamo tutti adagiati a vivere in una finta città dove tutto va bene: i drammi che ci accadono intorno passano nell'indifferenza di tutti. Questo è l'aspetto tragico, che noi esploriamo con la comicità per richiamare maggiormente l'attenzione e la sensibilità», dice il regista
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