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Mercato libero dell’energia: cos’è e come funziona

Ogni utente, avrà la possibilità di scegliere il fornitore di luce e gas che preferisce, districandosi tra società e tariffe agevolate che più si avvicinano alle proprie esigenze e ai propri consumi.

Mercato libero dell’energia: cos’è e come funziona

La scelta di passare a un nuovo fornitore del mercato libero dell’energia non comporta il dover cambiare l’impianto o il proprio contatore: si tratta solo di una variazione amministrativa, visto che il nuovo fornitore userà la rete di distribuzione del vecchio, sia nel caso dell’elettricità che del gas.

Il primo gennaio 2022 era la data indicata per la partenza del mercato libero dell’energia, che il Decreto mille proroghe ha fatto slittare di un anno, ovvero al primo gennaio 2023. Ma in cosa consiste questo mercato libero? Ogni utente, avrà la possibilità di scegliere il fornitore di luce e gas che preferisce, districandosi tra società e tariffe agevolate che più si avvicinano alle proprie esigenze e ai propri consumi.

Come funziona il mercato libero?
Attualmente la maggior parte degli italiani, che non sono ancora passati al mercato libero dell'energia, acquistano luce e gas in regime di maggior tutela. In teoria, i venditori possono determinare il prezzo di vendita, anche se in verità possono agire solo sul prezzo della componente energia, dato che il costo dei servizi di rete e delle altri componenti vengono fissate dall’autority AEEGSI (rete di trasmissioni e distribuzione unica sul territorio). Il fornitore del mercato libero ha la possibilità di impostare il meccanismo di fatturazione di ogni kwth o Smc che viene consumato nel corso delle ore del giorno. L’acquirente avrà la possibilità di sottoscrivere un contratto con prezzo fisso per la componente energia, a cui può essere applicato uno sconto, con un prezzo unico h24 oppure che varia durante le ore diurne o notturne. 

La scelta di passare a un nuovo fornitore del mercato libero dell’energia non comporta il dover cambiare l’impianto o il proprio contatore: si tratta solo di una variazione amministrativa, visto che il nuovo fornitore userà la rete di distribuzione del vecchio, sia nel caso dell’elettricità che del gas.  Il passaggio dal vecchio al nuovo non avviene in poche ore: occorrono infatti almeno 45 giorni circa, dalla firma del contratto. Questo significa che si riceverà sia la bolletta del vecchio fornitore, e poi quella del nuovo. Durante la “migrazione” l’utente non verrà lasciato senza gas o luce: il vecchio distributore infatti, dovrà garantire l’erogazione del servizio fino a quando non verrà attivato il nuovo. Occorre precisare che il cambio di fornitore non implica alcun costo, a meno che non siano previsti eventuali costi di bollo o di garanzia. Sarà inoltre il nuovo fornitore ad occuparsi di tutto, come comunicare al vecchio la sottoscrizione del cambio, ed altre incombenze amministrative.

Come scegliere il fornitore di luce e gas
Uno dei metodi sicuramente più efficaci per poter scegliere quale operatore di energia possa essere più idoneo ai consumi della propria azienda o a quelle della propria abitazione, è quello di ricorrere a siti comparatori di offerte. Questa tipologia di siti mettono a confronto, attraverso apposite schede, i servizi e le tariffe erogate dai principali operatori energetici presenti in Italia, dando anche la possibilità di compilare dei preventivi di luce e gas personalizzati, e in modo del tutto gratuito. Il tutto può essere svolto attraverso dei semplici click sul proprio pc o sullo smartphone.

Nella ricerca del nuovo fornitore di energia e gas, occorre tener presente i seguenti parametri:

• considerare quali sono le ore di maggior consumo, se notturne, diurne e i weekend;
• consumo annuale in kwh;
• la possibilità di poter gestire tutto online.

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