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Felice Vatalaro: 3 idee tossiche che bloccano la progettazione patrimoniale

Il libro come strumento per liberarsi da illusioni tramandate e luoghi comuni.

Felice Vatalaro: 3 idee tossiche che bloccano la progettazione patrimoniale

Nato nel 1998, origini calabresi, Felice ha attraversato crisi personali, esperienze di vulnerabilità fisica e momenti di forte introspezione. Non si è salvato grazie al capitale, ma grazie a qualcosa di più raro: la lucidità.

Felice Vatalaro non ha fatto i soldi in Borsa. Non si è costruito un impero su YouTube. Non vive di rendite passive promesse in webinar dal titolo eccessivo.  Non vende promesse. Smonta illusioni.

Eppure, oggi è una delle voci più lucide, radicali e disturbanti nel panorama italiano della finanza personale. La sua forza non sta nel patrimonio accumulato, ma nella capacità di pensare controcorrente in un sistema che premia l’apparenza e penalizza la profondità.

Nato nel 1998, origini calabresi, Felice ha attraversato crisi personali, esperienze di vulnerabilità fisica e momenti di forte introspezione. Non si è salvato grazie al capitale, ma grazie a qualcosa di più raro: la lucidità. Da qui nasce Luxury Investment, il suo libro-manifesto. Un testo anomalo: non un manuale, ma un atto di guerra contro le narrazioni tossiche, le bugie redditizie e i falsi miti che dominano il nostro rapporto con il denaro.

Ecco tre di queste illusioni, che Vatalaro smaschera con precisione chirurgica.

Mito #1: “Solo chi ha già soldi può pensare al patrimonio”

È il mito più democratico, proprio perché colpisce chi ha poco e chi ha paura. L’idea che la progettazione patrimoniale sia un privilegio dei ricchi è comoda, perché deresponsabilizza. Ti consente di non pensarci. Di rimandare.

Felice lo ribalta con una verità scomoda:

Non è ricco chi possiede. È ricco chi sa progettare.

Nel libro, la progettazione patrimoniale non viene mai confusa con l’accumulo. È un esercizio mentale, non finanziario. È il modo in cui impari a leggere il valore, anche quando non hai capitale disponibile. È un gesto accessibile, perché parte dalla consapevolezza, non dal saldo.

Chi non progetta, scrive Vatalaro, non è fermo: sta regredendo. E lo fa in silenzio, consumato da abitudini che non riconosce più come sue.

Mito #2: “Investire è troppo rischioso, meglio non pensarci”

Una convinzione costruita su tre pilastri fragili: trauma, ignoranza e cattiva educazione finanziaria. Il paradosso? È proprio l’evitamento a generare i danni peggiori.

Chi non investe non si protegge.  Chi non investe non cresce.  Chi non investe delega al caso, o peggio, all’inflazione.

Vatalaro propone un’alternativa potente: l’automazione consapevole. Una strategia che non esclude la responsabilità, ma la rende più precisa.  In questo contesto, l’intelligenza artificiale non sostituisce il pensiero umano, ma lo rivela. Ti mostra come decidi. Ti obbliga a vedere i tuoi automatismi, i tuoi bias, i tuoi errori ricorrenti.  Il rischio più grande, suggerisce Felice, non è nei mercati. È nella tua mente.

Mito #3: “Chi fa da sé fa per tre”

È il più subdolo dei tre. Perché si presenta come una virtù, mentre spesso è una forma elegante di isolamento e controllo compulsivo.

Felice lo conosce bene: ci è passato. Racconta i suoi errori, le giornate passate a voler fare tutto da solo, la fatica di delegare, la difficoltà di chiedere aiuto. Ma anche la svolta:

“Il patrimonio non è un monologo. È un dialogo.”

La progettazione, nella sua visione, è architettura relazionale. Non si cresce da soli. Non si costruisce da soli. La solidità di un patrimonio è fatta anche di scelte condivise, idee confrontate, errori osservati insieme.

E qui arriva uno dei passaggi più rivoluzionari del libro:

La vulnerabilità non è una debolezza. È uno strumento di precisione cognitiva.

Saper dire “non so”, saper chiedere, saper ascoltare: queste sono le nuove competenze dell’investitore lucido. Quelle che non trovi in un corso da 997 euro.

Un libro che ti disinstalla, senza rumore

Luxury Investment non è un libro gridato. Non ti promette cifre. Non ha screenshot di conti bancari. Non ti seduce. Ti spoglia.

Ti spoglia da convinzioni ereditate. Da frasi sentite a tavola. Da regole mai verificate.  È una guida travestita da libro, costruita per chi ha il coraggio di dire: “Forse ho sbagliato tutto. Ma posso ricominciare da me.”

Felice non ti dice dove mettere i soldi. Ti chiede perché vuoi metterli lì. Ti chiede chi sei quando prendi una decisione economica. Ti ricorda che non esiste libertà finanziaria senza lucidità mentale.

Il primo vero investimento? Cambiare paradigma

In un panorama saturato da formule facili e guru improvvisati, Luxury Investment è una rarità. Un libro silenzioso ma tagliente.  Un libro che non cerca consenso, ma seleziona attenzione.  Un libro che non vende una scorciatoia, ma apre una strada nuova.

E forse, per chi è pronto a rimettere in discussione tutto, questo libro non è solo una lettura.  È il primo vero atto patrimoniale.

Scopri Luxury Investment su www.luxynvestment.com  Non è una guida per arricchirsi.  È una mappa per non perdersi.

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