Cerca

Si punta ai finanziamenti di “Horizon 2020”

A UniFg c'è chi pensa a fare andare la ricerca liscia come l'olio

Il gruppo del Dipartimento di Scienze Agrarie, costituito da Alessandro Leone e da Roberto Romaniello, attraverso un’intensa attività scientifica sta sviluppando nuovi sistemi per la riduzione dell’impatto ambientale dei sottoprodotti della lavorazione dell’industria olearia.

Romaniello e Leone UniFg

Roberto Romaniello (a sinistra) e Alessandro Leone

L’Università di Foggia, in collaborazione con il team di Antonia Tamborrino dell’Università di Bari e la ditta Pietro Leone e figli s.n.c., ha sviluppato una macchina denocciolatrice parziale che è in grado di frangere le olive e contemporaneamente di recuperarne il “nocciolino”, in frazioni variabili tra lo 0 e il 100%, ottimizzando così la resa di estrazione dell’olio. La ricerca si muove nella direzione del “recupero efficiente” di parte del nocciolino, migliorando le proprietà dell’olio e con il vantaggio di produrre biocombustibile.

 

Accedi per continuare la lettura

Se hai un abbonamento, ACCEDI per leggere l'articolo e tutti gli approfondimenti.

Altrimenti, scopri l'abbonamento a te dedicato tra le nostre proposte.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione