IL MATTINO
Ecco perché il
28.06.2014 - 13:55
Ha detto bene Pino Di Carlo: «Nessuno mi ha cacciato, me ne sono andato». E la ragione che non spiega (ma che fonti affidabili ci hanno spiegato) sarebbe una sola: il presidente di Confindustria temeva di essere commissariato da Confidustria nazionale (anche per il mancato versamento dei contributi all'organizzazione centrale, e il mancato pagamento degli stipendi) e, quindi, lasciarsi sfuggire la gestione delle fasi preparatorie del rinnovo dei vertici locali di Assindustria. Dimettendosi, invece, chiama in campo il vice Gianni Trisciuoglio, con cui poter governare i preparativi di avvicendamento dei nuovi organi direttivi di Confindustria di Capitanata. La colpa, quindi, non è del barese Matarrese, grazie al quale Di Carlo è stato eletto alla vice presidenza regionale di Confindustria.
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