IL MATTINO
La storia triste
07.01.2024 - 13:02
La stazione di Foggia
A darne notizia i "Fratelli della Stazione" che hanno sempre cercato di «aiutare Modesto ma lui non voleva essere accolto al dormitorio, al b&b o dal pronto intervento sociale». «Modesto - scrivono i volontari sui social - era un volto noto dalle parti della stazione di Foggia. Una parte della sua vita trascorsa in stazione da quelle parti divenute ormai la sua casa. Come le panchine sul viale, dove da mattina a sera trascorreva le sue giornate piegate dal peso di qualcosa che lo aveva bloccato. Incapace di rialzarsi». «Ci abbiamo provato, forse tanto, forse non abbastanza. Modesto sereno. Modesto che ride. Modesto che cammina verso la sua nuova luce. Noi - concludono - lo vogliamo credere e sperare».
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Il Mattino di foggia