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L'operazione "DECIMABIS"

De Raho: «La mafia foggiana è il primo nemico dello Stato»

Il procuratore nazionale antimafia sottolinea così l'importanza dei 38 arresti eseguiti all'alba dalla Dia di persone ritenute vertici e affiliati delle tre batterie criminali del territorio: tra loro anche un dipendentedell'Ufficio morti del Comune di Foggia, un ex LSU di categoria A stabilizzato, che segnalava i decessi ai mafiosi

Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Cafiero de Raho a Foggia

Federico Cafiero de Raho, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo

«Al principio la mafia chiedeva alle agenzie di pompe funebri 500 euro al mese, mentre poi i mafiosi hanno iniziato a chiedere 50 euro a funerale. Questo sistema, che ha dato molti piu' soldi, è stato possibile grazie a questa gola profonda che dava l'elenco aggiornato dei decessi e, cosi' nessuna agenzia di pompe funebri poteva sfuggire al monitoraggio della criminalità organizzata di Foggia», ha spiegato Giuseppe Gatti, magistrato della direzione nazionale antimafia che ha partecipato alle indagini 

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