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Il messaggio per il Corpus Domini

L'arcivescovo di Foggia scuote la città «affamata di senso» dove «si spara», anche la solitudine uccide e fa paura lo sbandamento dei giovani

«A Foggia ancora oggi si spara, si uccide, si aggredisce. Ma anche il caldo e la solitudine in questa estate uccidono gli anziani, i fragili, i lasciati soli. C’è una folla affamata anche a Foggia, affamata di vita. Una folla affamata di senso, di parola. Una folla composta da anziani soli, da adolescenti disorientati e talvolta violenti. Una folla di tanti scoraggiati, delusi»

L'arcivescovo di Foggia scuote la città «affamata di senso» dove «si spara», anche la solitudine uccide e fa paura lo sbandamento dei giovani

«Ma è proprio lì, nella folla della città, che Gesù si immerge, parla, guarisce, ama. Ed è lì che ci chiama a seguirlo, a stare con Lui, a donarci come Lui. Gesù non ci chiede di fare l’impossibile, ma di fidarci, di dare ciò che siamo, anche se è poco. È Lui che spezza, benedice, moltiplica il bene. È Lui che trasforma la folla in comunità, l’anonimato in comunione, la miseria in abbondanza. La violenza in pace. Gesù si fa pane. Si dona ancora. Cammina con noi nella città. E ci invita a camminare con Lui: a servire, a vivere nella logica del dono. Così la nostra vita diventerà davvero feconda, gli uomini e donne troveranno un senso e la città cambierà.», il messaggio dell'arcivescovo Giorgio Ferretti al termine della processione eucaristica nella solennità del Corpus Domini tenuta ieri sera a Foggia

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