Lavoravano fino a 12 ore al giorno a cottimo per un compenso giornaliero massimo di circa 15 euro pari a 1,5 centesimi per ogni carciofo defoliato. Ognuna delle 5 persone arrestate aveva un ruolo ben preciso nell'organizzazione criminale: Giuseppe Franco era il capo, ovvero colui il quale aveva fittato il capannone e acquistava i carciofi da lavorare. Pasquale Napolitano, invece, era il contabile. Non si separava mai dal suo quadernone dove appuntava il nome di ogni singolo operaio ed il numero di carciofi defoliati. I tre bulgari svolgevano prevalentemente il ruolo di autisti.
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