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La sperimentazione

Fibre ottiche come sentinelle dei terremoti tra Basilicata e Irpinia nell'area del sisma del 23 novembre 1980

E' con questi obiettivi che nasce l'Irpinia Near Fault Observatory (NFO), frutto della collaborazione tra Ingv e Università degli Studi di Napoli Federico II: gli studi si svolgeranno in un territorio-simbolo, l'area tra Irpinia e Basilicata che fu devastata dal terremoto del 23 novembre 1980.

Fibre ottiche come sentinelle dei terremoti tra Basilicata e Irpinia nell'area del sisma del 23 novembre 1980

A Tito Scalo (Potenza) è stata da poco ultimata l'installazione di un dispositivo di rilevamento acustico, con l'azienda di telecomunicazioni Metis che ha messo a disposizione dei ricercatori un tratto di fibra ottica lungo circa 20 km. "Ogni minima deformazione della fibra modifica la lunghezza del cammino ottico degli impulsi e la misura di questa variazione consente di determinare la deformazione del terreno dovuta, ad esempio, al passaggio di un'onda sismica. Il dispositivo è in grado di effettuare queste osservazioni centinaia di volte al secondo, con una spaziatura dei punti di misura nell'ordine del metro, distribuiti lungo fibre lunghe anche decine di chilometri", è spiegato nel progetto

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