IL MATTINO
Lupo Alberto
28.04.2024 - 10:02
La rabbia dei foggiani deriva anche dal fatto che a gennaio, in un mercato sicuramente non semplice, il Foggia si era rinforzato adeguatamente scegliendo calciatori che potrebbero rappresentare la base su cui costruire la squadra di domani. Se questa società vuol continuare a fare calcio a Foggia, deve cominciare a lavorare già da adesso per la prossima stagione, un campionato anonimo come questo non appartiene a questa gente.
Contro il Monterosi termina un campionato incolore per il Foggia, uno di quei campionati caratterizzati più da vicende extra-calcistiche che da imprese conquistate sul rettangolo di gioco. La squadra rossonera è crollata nel finale di stagione (soli 3 punti nelle ultime 5 gare) e ha vanificato la conquista dei playoff che sembrava essere già in tasca. È pur vero che a gennaio questa squadra ha rischiato di essere invischiata nella lotta per non retrocedere in serie D ma, in ogni caso, dopo il grande campionato dello scorso anno perso per un soffio, ci si aspettava qualcosa di più.
Di certo sostituire Delio Rossi in panchina non era cosa semplice e la scelta di Cudini ad inizio stagione non è sembrata una mossa sufficiente per ripetere le imprese dell'ultima stagione.
Andiamo con ordine. Nella prima fase del campionato, Cudini ha portato la squadra ai primi posti in classifica, poi, quasi inaspettato, è arrivato un periodo buio, un periodo di insuccessi e di brutte prestazioni che ha costretto la società al cambio della guida tecnica. Qui giunge un grande sbaglio della società, non affidando la squadra ad un allenatore di categoria, fidandosi del duo Vacca-Coletti con il quale la situazione continua a peggiorare.
Si ritorna su Cudini e, come successo ad inizio stagione, l'inizio è folgorante, si arriva alla salvezza e si comincia a coltivare il sogno playoff. Poi di nuovo il black-out, la squadra non risponde, sbaglia lo scontro diretto con il Cerignola ed abbandona definitivamente i sogni di gloria. Basti pensare che solo una settimana fa la squadra allenata da mister Raffaele era un punto sotto i rossoneri e la stessa oggi conquista il settimo posto che le consente di affrontare il primo turno dei playoff tra le mura amiche.
La rabbia dei foggiani deriva anche dal fatto che a gennaio, in un mercato sicuramente non semplice, il Foggia si era rinforzato adeguatamente scegliendo calciatori che potrebbero rappresentare la base su cui costruire la squadra di domani.
Il tutto però non può più prescindere dalla scelta di un nuovo tecnico, uno che conosca bene la categoria, uno che sappia come vincere in questo girone infernale. Se questa società vuol continuare a fare calcio a Foggia, deve cominciare a lavorare già da adesso per la prossima stagione, un campionato anonimo come questo non appartiene a questa gente.
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