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25 luglio 2018: 5 anni fa l'automotive perdeva Sergio Marchionne, il manager in maglione

Era il 25 luglio del 2018 e da Zurigo arrivava la notizia della morte di un manager che ha saputo lasciare il segno, a modo suo, nell’auto italiana e internazionale. L’infanzia in Abruzzo e l’emigrazione in Canada. Occhiali da vista e maglione scuro per un’immagine pratica e semplice

25 luglio 2028: 5 anni fa l'automotive perdeva Sergio Marchionne, il manager in maglione

Sergio Marchionne

Con il suo inconfondibile pullover blu ha portato a termine l'acquisizione di Chrysler, dando vita a FCA (la sesta forza mondiale dell'industria delle quattro ruote), ha tentato una scalata ostile alla Opel (senza riuscirci) e ha governato con carisma Ferrari, succedendo a Luca Cordero di Montezemolo. Il Presidente di Stellantis John Elkann è tornato di recente ad elogiare l’ex numero uno del gruppo Fiat Chrysler Automobiles. Parlando con la stampa il nipote di Gianni Agnelli ha ricordato che se Marchionne non avesse trasformato Fiat in un difficile momento di crisi a quest’ora non ci sarebbe più un’industria dell’auto italiana. A cinque anni dall'improvvisa scomparsa di Marchionne, il 25 luglio del 2018, Exor ricorda il manager con un post sul suo account Linkedin. "Ricordando Sergio", inizia l'omaggio della holding che sottolinea "la perdita profonda e prematura per la sua famiglia, ma anche per i suoi tanti amici e colleghi." "I nostri ricordi di lui - continua il post - rimangono vividi e l'influenza che ha avuto su tutti coloro che sono entrati in contatto con lui continua a ispirarci sia professionalmente che personalmente. Sergio è stato un vero pensatore creativo e originale, che ha anche nutrito una curiosità infinita per le frontiere dell'apprendimento scientifico e il suo potenziale a beneficio dell'umanità" conclude la nota, che anticipa un appuntamento del prossimo ottobre, quando sarà inaugurato lo Science Gateway, il nuovo centro didattico realizzato dal Cern di Ginevra, con il sostegno di Stellantis, il cui auditorium sarà intitolato proprio a Sergio Marchionne: "Un'ulteriore e opportuna celebrazione di un uomo davvero unico al quale riserviamo in questa giornata un pensiero speciale". Ancora attualissime le sue parole in merito alle auto elettriche. “Ne ho già sentiti troppi che hanno puntato tutto su un cavallo – raccontava all'epoca Sergio Marchionne - decidendo troppo presto che quella sarebbe stata la soluzione vincente. Sicuramente in questo momento dobbiamo introdurre i motori elettrici in Europa, per rispettare le norme sulle emissioni introdotte nel 2020”. Quindi aggiungeva: “Ma se mi chiede se sono convinto che i motori elettrici saranno la soluzione definitiva per il comparto, allora la mia risposta è no. Con l’avvento del solare, dell’energia eolica, qualsiasi cosa che permetta l’acqua nelle stazioni di ricarica all’idrogeno, la combinazione di tutte queste tecnologie. È troppo presto per determinare quale sarà la tecnologia standard approvata in futuro. La grande paura è che qualcuno al di fuori dell’industria dell’auto arrivi con la soluzione finale. E spiazzi il mercato senza neanche che ce ne accorgiamo. Il nostro comparto è vecchio e lento, ci vuole un’eternità per cambiare. Ci mettiamo troppo tempo a decidere”. Amministratore delegato di Fiat nel giugno 2004 dopo aver fatto parte del consiglio d'amministrazione dell'azienda e aver conquistato la stima di Umberto Agnelli. Nei due anni successivi ha ottenuto la medesima carica in Fiat Auto e in CNH Global. Il primo, grande successo di Marchionne è arrivato poco dopo, con l'indennizzo di 2 miliardi di dollari che General Motors ha dovuto versare nelle casse (allora in profonda crisi) di Fiat per non aver esercitato l'opzione di acquisizione nei confronti della Casa italiana. Nel 2011 Fiat esce da Confindustria

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