IL MATTINO
sanità
16.03.2023 - 11:39
Immagine di repertorio
Guardando al saldo tra mobilità attiva (attrazione di pazienti da altre regioni) e quella passiva (migrazione sanitaria dalla regione di residenza verso altre), "Emilia Romagna, Lombardia e Veneto - le Regioni capofila dell'autonomia differenziata - raccolgono il 94,1% del saldo attivo, mentre l'83,4% del saldo passivo si concentra in Campania, Lazio, Sicilia, Puglia, Abruzzo e Basilicata", si legge nel rapporto. Relativamente alla mobilità attiva, 6 regioni con maggiori capacità di attrazione - dettaglia il report - vantano crediti superiori a 150 milioni di euro: Lombardia (20,2%), Emilia Romagna (16,5%) e Veneto (12,7%) raccolgono complessivamente quasi la metà della mobilità attiva. Un ulteriore 20,7% viene attratto da Lazio (8,4%), Piemonte (6,9%) e Toscana (5,4%). Il rimanente 29,9% della mobilità attiva si distribuisce nelle altre regioni e province autonome. I dati documentano "la forte capacità attrattiva delle grandi regioni del Nord, a cui corrisponde quella estremamente limitata delle regioni del Centro-Sud, con la sola eccezione del Lazio". Sul fronte mobilità passiva, 3 regioni con maggiore indice di fuga generano debiti per oltre 300 milioni di euro: in testa Lazio (13,8%), Lombardia (10,9%) e Campania (10,2%), che insieme compongono oltre un terzo della mobilità passiva. Il restante 65,1% si distribuisce nelle rimanenti 17 regioni e province autonome
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