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Sanremo o Festa dell'Unità? FdI attacca Fedez e i vertici Rai

A poche ore dalla finale di Sanremo che mette a segno l'ennesimo record di ascolti, Fratelli d'Italia attacca a testa bassa la Rai e invoca le dimissioni dei vertici. Nel mirino lo show di Fedez che mercoledì, in diretta dal palco esterno sul mare, ha strappato la foto del viceministro Bignami in uniforme nazista e ieri ha chiesto al premier di legalizzare le droghe leggere. Secondo il quotidiano La Verità, l'esibizione di mercoledì sarebbe stata provata nei dettagli prima della messa in onda

Sanremo o Festa dell'Unità? FdI attacca Fedez e i vertici Rai

Fedez

Da escludere, secondo la ricostruzione del quotidiano, che i responsabili della tv pubblica ne fossero all'oscuro. Un atto di "killeraggio politico", accusa il partito di maggioranza dell'Esecutivo, mentre il Pd replica parlando di "Minculpop". Il direttore dell'Intrattenimento di prime time, Stefano Coletta, ribadisce: "Non abbiamo mai ricevuto il testo del freestyle di Fedez" e poi "non si possono controllare gli artisti in diretta". E Amadeus tira dritto: "Oggi con il 66% di share non parlo di politica". L'affondo degli uomini di Giorgia Meloni, però, mette in fila diversi parlamentari di spicco. "Il palco dell'Ariston si è trasformato, con il consenso e beneplacito della Rai, in una tribuna elettorale", dice il capogruppo alla Camera Tommaso Foti, mentre il vicario Manlio Messina parla di "doppiopesismo" della tv pubblica. Se è vero che la Rai era a conoscenza dei contenuti dell'esibizione di Fedez, aggiunge il capogruppo al Senato Lucio Malan, "ci sarebbero gli estremi perché i vertici lasciassero subito i loro incarichi". Boccia l'esibizione del rapper anche il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, che più in generale evoca lo spoils system: "Esprimeremo dei nuovi dirigenti. Non so quando, non dipende completamente da me, ma penso che saranno cambiati i vertici Rai". Ironizza la ministra del Turismo Daniela Santanchè: "Il festival è un po' comunista? Sì, ma chi se ne frega, intanto più ci attaccano e più cresciamo"

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