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Commissione d'inchiesta Covid, FdI tira dritto. Bignami: "Speranza mentiva sapendo di mentire"

Il viceministro alle Infrastrutture e ai trasporti Galeazzo Bignami in quota FdI ha parlato, come suo stile senza freno, dell’inchiesta che partirà a stretto giro nell’ambito della gestione della pandemia. L’obiettivo è quello di indagare se ci siano stati, ed eventualmente quali siano state, le colpe, le omissioni e le negligenze nella gestione, secondo lui disastrosa, del Covid e in particolar modo nei suoi primi mesi d’esordio

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Conte e Speranza

Lo spiega lo stesso Galeazzo Bignami nel corso di un'intervista concessa a Il Giornale, “Fare chiarezza su tutto: dall’assenza del piano pandemico ai verbali secretati”, citando anche la carenza dei DPI e le cure domiciliari negate. Spiegando la posizione della commissione d’inchiesta, inizia a parlare del piano pandemico, “che era vecchio, non aggiornato”. Secondo lui avrebbe aiutato se attivato, “invece si è deciso di non farlo e di crearne in corsa uno nuovo. Ma ormai era troppo tardi”. Un piano mai aggiornato dal 2014 al 2020, spiega Galeazzo Bignami, mentre “dal Ministero della Salute rassicuravano l’Unione Europea che il nostro sistema di preparazione e risposta era pronto ed efficace. Mentivano, sapendo di mentire“. Continuando a spiegare dove andrà a parare l’inchiesta sulla gestione del covid, Galeazzo Bignami sostiene che “la gestione di Pd e M5S fu una sequela di errori continui”, ma “hanno una idiosincrasia nei confronti della verità“

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