IL MATTINO
formazione del governo meloni
21.10.2022 - 08:46
Casellati
Un nome quello di Nordio molto caro ai Fratelli che lo avevano proposto già per il Colle come successore di Sergio Mattarella lo scorso gennaio. Nato a Treviso, classe 1947, nella sua carriera da magistrato ha condotto inchieste sulle Brigate Rosse in Veneto, su Tangentopoli e sul Mose di Venezia. Scrittore per riviste giuridiche e autore di romanzi, ha spesso assunto posizioni minoritarie nella magistratura, firmatario dei referendum sulla giustizia proposti dai Radicali e dalla Lega, a partire da quello sulla separazione delle carriere tra giudici e pm, di cui è sempre stato fautore. Uno degli obiettivi di Silvio Berlusconi è l’abolizione della Legge Severino, sulla quale Giorgia Meloni si schierò contro nei referendum sulla Giustizia, Nordio intercettato dai cronisti si è lasciato andare ad alcune riflessioni di merito: “Io ho presieduto l’associazione nazionale per il Sì al referendum, però questo non significa che l’idea personale di un parlamentare sia vincolante per la coalizione. È il programma che conta”. E sull’uso delle intercettazioni rilancia: “Ho scritto sei libri negli ultimi venticinque anni sull’uso delle intercettazioni, basta che uno li legga e sa quali sono le mie idee. Andate a leggerli così mi fate un po’ di marketing e pubblicità non sempre le posizioni sono omogenee e concordanti e come sempre le regole della politica esigono dei compromessi. Ma da quanto leggo sui giornali, questo avverrà nella piena armonia della coalizione”
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