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Il caro prezzi bastona le famiglie e penalizza le vendite al dettaglio

Il caro prezzi fa scendere l'indice delle vendite al dettaglio a giugno. L'Istat stima una flessione congiunturale per le vendite al dettaglio -1,1 per cento in valore e -1,8 per cento in volume. Per Confesercenti e Confcommercio c'è il rischio di un autunno nero sui consumi

A maggio 2022 fare la spesa costa ben 554 euro in più rispetto a maggio del 2021

Su base annua le vendite aumentano a giugno dell'1,4% in valore ma diminuiscono del 3,8% in volume rispetto a giugno 2021. Nel trimestre aprile giugno si è registrata una crescita in valore dell'1,1% e una diminuzione in volume dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. A giugno le vendite dei beni non alimentari diminuiscono rispetto a maggio sia in valore (-2,2%) sia in volume (-2,5%), mentre per i beni alimentari si registra un aumento in valore (+0,4%) e una diminuzione in volume (-0,8%). Nel secondo trimestre 2022, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio crescono in valore (+1,1%) e calano

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