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L'Unione Italiana Food punta su innovazione ed export del Made in Italy ma pesa il caro energia

L'Unione Italiana Food punta su innovazione ed export del Made in Italy ma pesa il caro energia

Per 4 imprese su 10 la strategia per il rilancio del Made in Italy del food passa soprattutto attraverso un forte investimento sulla qualità del prodotto e sulla capacità di fare massa critica. Il dato è emerso dall'indagine realizzata su oltre 100 aziende di Unione Italiana Food presentata ieri nel corso dell'assemblea annuale dell'associazione che si è tenuta a Milano dal titolo 'L'industria alimentare italiana alla prova del futuro. L'innovazione come strategia per garantire cibo accessibile e sostenibile sulle tavole di domani'. Se in testa alla lista delle preoccupazioni di 8 imprese su 10 figurano l'impennata nel costo delle materie prime e il crescente lievitare dei costi della componente energetica e del suo approvvigionamento, andando ad approfondire i dati emersi dall'indagine, a destare preoccupazione per circa 7 aziende su 10 c'è anche la difficoltà di contenere i costi in modo che non incidano significativamente

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